L'allontanamento di Malika el-Aroud è stato deciso in base ad una legge del 2017. Con lei dovrà abbandonare il Paese pure il portavoce di Sharia4Belgium Kamal Affetat
BRUXELLES - Malika el-Aroud, soprannominata la «vedova nera del jihad», ex moglie di uno dei due kamikaze che uccisero in Afghanistan il comandante Massoud - il Leone del Panjshir -, il 9 settembre 2001, e Kamal Affetat, portavoce di Sharia4Belgium, uno dei network tra i più attivi nella predicazione dell'odio, saranno espulsi dal Belgio. Lo riportano i giornali del gruppo Sudpresse, Het Laatste Nieuws e De Morgen.
L'allontanamento è stato deciso dal segretario all'Asilo e Migrazione Theo Francken (N-va), in base ad una legge del 2017, che facilita il rimpatrio di «persone il cui comprovato comportamento pericoloso rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale». Malika el-Aroud, in particolare, era molto attiva col secondo marito Moez Garsallaoui (ucciso da un drone in un teatro di crisi) nel reclutamento di fighter europei da inviare a combattere tra le fila di al Qaeda in Afghanistan. E' probabile che i due, in carcere con condanne per terrorismo, presentino ricorso. Il Consiglio dei contenziosi degli stranieri ha già sospeso diverse espulsioni in Marocco, per rischio di tortura.