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FRANCIAIkea: in prigione per quattro contenitori

11.10.18 - 19:00
Una ragazza è finita dietro alle sbarre con il padre per aver sbagliato a passare dei contenitori alla cassa self service. L'azienda svedese si è scusata
Keystone/Ikea
Ikea: in prigione per quattro contenitori
Una ragazza è finita dietro alle sbarre con il padre per aver sbagliato a passare dei contenitori alla cassa self service. L'azienda svedese si è scusata

STRASBURGO - Attenzione a passare gli articoli alla cassa self service, in caso di errore potreste finire dietro alle sbarre. Questo è quanto accaduto a una ragazza di Strasburgo in un centro Ikea. Émilie Guzzo ha raccontato la sua storia via social.

Per pochi barattoli - L’acquisto incriminato è quello di un pacco di tupperware. La confezione riportava un codice a barre per i contenitori e uno diverso per i coperchi. Non vedendo i due prezzi distinti la ragazza ha passato sullo scanner solo uno dei due barcode. Finito di pagare anche pochi altri articoli, Émilie e suo padre sono stati fermati dalla guardia di sicurezza che ha fatto notare l’errore. Riconosciuta la svista padre e figlia propongono di pagare subito la differenza, ma l’uomo ha voluto chiamare il direttore.

Furto organizzato - Il responsabile del centro, sentita la versione dei clienti, ha dato loro dei ladri e ha proposto di compilare una deposizione di furto. Al rifiuto è stata chiamata la polizia che ha portato padre e figlia in commissariato con l’accusa di “furto organizzato”, «se provi a scappare ti sparo con il taser», è stata la minaccia della capo poliziotta.

In cella -  Padre e figlia vengono messi in cella - dopo essere stati spogliati di stringhe, reggiseno, oggetti personali, ecc - dove dovranno rimanere per 24 ore. Secondo i racconti della ragazza, l’ambiente è dei peggiori, c’è sporco ovunque e le altre persone dietro alle sbarre urlano e fanno rumore. Qualsiasi spiegazione è inutile, la custodia cautelare è confermata.

Il cambio turno - In commissariato avviene il cambio turno, così il padre spiega al nuovo agente che avevano solo sbagliato a passare lo scanner su quattro barattoli. Quest’uomo capisce la situazione e avverte i superiori e la giudice. A tre ore dal fermo i due ritrovano la libertà.

Le scuse - Dopo migliaia di condivisioni e proteste in rete sono arrivate le scuse ufficiali di Ikea Francia. «Privilegiamo sempre il dialogo e ci rincresce sinceramente per questa situazione - è stato comunicato via Twitter - ci impegniamo a ritirare la nostra denuncia e presentiamo le nostre scuse».

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