È accaduto a Venezia a una ventenne di origini haitiane che ha denunciato l’assurdo episodio su Facebook
VENEZIA - Judith Romanello vive in Italia da quando, da bambina, è stata adottata da una coppia di Spinea (Venezia). Negli scorsi giorni, nel corso di un colloquio di lavoro come cameriera, si è ritrovata in una situazione che l’ha lasciata «basita», spiega sul social network. Basita, come tutti noi, del resto.
«Quando sono arrivata, mi ha guardata e mi ha detto: “Non voglio persone di colore nel mio ristorante perché ai miei clienti potrebbe far schifo che tu tocchi i loro piatti. E non va tanto neanche a me”». Queste le parole dell’esercente.
Per Judith non è stato il primo episodio di discriminazione, ma la ragazza è comunque - e inevitabilmente - amareggiata: «Io sono italiana e so che non tutti gli italiani sono così. Mi chiedo: nel 2018 c’è ancora questa lotta tra neri e bianchi? È una cosa che fa schifo. Non voglio fare la vittima, ma solo far riflettere».
Non è mancata, sabato sera su Twitter, una reazione del sindaco di Venezia, Luigi Bungaro: «Ho appreso adesso questa sconcertante vicenda! Comportamento assurdo, discriminatorio e soprattutto stupido! Cara Judith, ti chiedo ufficialmente scusa a nome della Città per questo episodio vergognoso! Farò di tutto per tentare di rintracciare questo cretino patentato».