Julian Assange, privato da mesi di Internet, ha ceduto provvisoriamente la carica al giornalista investigativo islandese Kristinn Hrafnsson
LONDRA - Julian Assange lascia, almeno per ora, la carica di direttore (editor in chief) di WikiLeaks. La decisione è stata resa inevitabile dalla condizione attuale dell'attivista australiano, privato da mesi di connessione Internet e di ogni possibilità di contatti telefonici o personali con figure esterne nell'ambasciata dell'Ecuador di Londra, in cui vive rifugiato da oltre 6 anni.
Assange l'ha formalizzata nelle scorse, affidandosi a un comunicato dell'organizzazione, nel quale definisce ancora una volta inaccettabile quella che considera ormai una sorta di «detenzione arbitraria». A scegliere il successore è stato Assange medesimo che ha indicato il giornalista investigativo islandese Kristinn Hrafnsson, suo strettissimo collaboratore e già portavoce di Wikileaks.
«Io condanno il trattamento inflitto a Julian Assange che ha portato alla mia nomina», ha commentato Hrafnsson, impegnandosi peraltro ad assicurare «la continuità del lavoro di Wikileaks nel rispetto dei suoi idealix.