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Pomeriggio di follia a Canneto sull'Oglio, in provincia di Mantova
MANTOVA - Una donna morta e tre feriti: è questo il bilancio dell'assurdo episodio avvenuto sabato pomeriggio a Canneto sull'Oglio, in provincia di Mantova.
Una donna di 58 anni di origine polacca, pare impiegata come badante nella zona, è entrata nel museo civico della località e si è messa a pronunciare frasi sconclusionate, prima di colpire con due grossi coltelli da cucina chiunque le si trovasse vicino.
A perdere la vita è stata una 54enne dipendente comunale, bibliotecaria volontaria del museo, colpita da un fendente al cuore. La donna è deceduta praticamente sul colpo. La furia omicida della 58enne si è poi rivolta contro un 30enne, che stava entrando nel museo per salutare degli amici, e contro un 65enne che spingeva la madre sulla sedia a rotelle. Il 30enne è stato colpito tre volte ma le ferite riportate non mettono in pericolo la sua sopravvivenza. Lesioni più lievi per il 65enne e per la madre, feritasi cadendo a terra durante la collutazione.
La donna è stata fermata da un agente di polizia fuori servizio e da un altro individuo, che le ha lanciato contro una bicicletta. «Teneva in mano due coltelli da macellaio e mi veniva incontro», ha aggiunto il poliziotto. «Io le dicevo 'mettili giù' e lei mi urlava 'vai via', finché non si è avvicinato un mio amico in bici e io le ho lanciato la bici sulle gambe, disorientandola. Un'altra persona le ha dato una bastonata sulla mano, poi le ho dato un calcio sulla pancia e lei ha mollato i coltelli e poi è stato facile immobilizzarla».
Secondo i media italiani la 58enne potrebbe aver bevuto prima di commettere il folle gesto: un testimone l'avrebbe vista con una bottiglia di birra mezz'ora prima dell'aggressione. Arrestata, è accusata di omicidio e lesioni volontarie.
Sembra che la 58enne avesse già cercato di aggredire una donna che stava acquistando delle sigarette a un distributore automatico. La malcapitata sarebbe riuscita ad allontanarla utilizzando un ombrello. I carabinieri non confermano né smentiscono: «Stiamo verificando» hanno dichiarato dal comando provinciale alla Gazzetta di Mantova.
