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ITALIAGenova, stato d'emergenza per 12 mesi

15.08.18 - 18:10
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Verrà indetto un giorno di lutto nazionale e nominato un commissario per la ricostruzione
Keystone / EPA
Genova, stato d'emergenza per 12 mesi
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Verrà indetto un giorno di lutto nazionale e nominato un commissario per la ricostruzione

GENOVA - Decretato lo stato di emergenza per 12 mesi per gli eventi di ieri. Lo ha detto Giuseppe Conte dopo il consiglio dei ministri straordinario a Genova. «Erano collegati tutti i ministri meno due per impedimento personale. Abbiamo voluto dare a questa riunione un valore simbolico» ha detto Conte.

Durante la conferenza stampa Conte ha affermato che «avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade» dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Il Governo italiano ha stanziato 5 milioni per i primi interventi urgenti, ha precisato il premier.

Lo stesso Conte ha ammesso che «con il passare delle ore aumenta, purtroppo, la conta dei morti». Il governo, ha detto, «è vicino ai familiari delle vittime e augura pronta guarigione ai feriti». «Un pensiero va anche agli sfollati e il governo terrà conto anche della loro situazione per tutti gli interventi necessari».

Commissario ad hoc - Conte ha annunciato la volontà di «nominare un commissario ad hoc per la ricostruzione a Genova». Il presidente del Consiglio ha aggiunto che «il Governo, nell'atto di disporre nuove concessioni, sarà molto più rigoroso nella valutazione delle clausole. Andremo a rivedere i contratti di servizio per rendere più stringenti i vincoli».

«Metteremo in sicurezza al più presto i tronconi del ponte che sono rimasti penzolanti» spiega . Conte ha indicato la priorità di "rimuovere al più presto le macerie per costruire dei percorsi di viabilità alternativi". Il presidente del Consiglio ha rivolto il suo "commosso plauso a tutti i soccorritori che stanno lavorando e continueranno a lavorare 24 ore su 24".

Giorno di lutto nazionale - «Abbiamo deciso di proclamare una giornata di lutto nazionale, dobbiamo ancora individuare il giorno, che coinciderà con la giornata della cerimonia funebre delle persone defunte» ha aggiunto Conte.

In prefettura a Genova c'erano il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Questi ultimi nel pomeriggio hanno fatto visita ai feriti del crollo del ponte Morandi. I due si sono recati all'ospedale San Martino dove si sono intrattenuti per alcuni minuti con i degenti e con le autorità sanitarie.

Poesia virale - È diventata virale in queste ore sui social una poesia in dialetto genovese sul crollo del Ponte Morandi. L'autore è anonimo. La poesia (con traduzione in italiano), racconta lo sconforto che ha colpito i genovesi dopo la tragedia, poi si sofferma sul loro carattere duro e scontroso, e conclude che da tutte le difficoltà la città è sempre riuscita a venir fuori.

Il componimento viene postato in continuazione su Facebook dagli abitanti di Genova, e viene inoltrato a ripetizione su Whatsapp.

«Crolla un ponte,/ Crolla una strada,/ Crollano i nervi di chi,/ Consapevolmente,/ Pensa:/ Avrei potuto essere li./ Crolla una città,/ Ora più isolata,/ Crolla la sua economia,/ Fragile ed insicura./ Crolla la fede/ Nel cielo,/ Nel destino,/ Nella vita./

Crollano le braccia/ Di chi sta spalando,/ Crolla, pesante,/ Lo sconforto/ Sulle nostre spalle./ Tutto crolla,/ Tranne noi./ Gente dura,/ Inospitale,/ Musoni e/ Testardi./ Per chi non ci conosce.../ Lavoratori,/ Camalli,/ Portuali,/ Carbonai./ Artigiani,/ Banchieri,/ Capitani e Marinai./ Agricoltori sulle rocce./ Superbi,/ Orgogliosi./ Fieri./ Insiste,/ Inutilmente,/ Il cielo/ Sulla nostra città./ Che da acqua,/ Fango,/ Macerie e/ Bombe,/ Ne è sempre uscita./ E allora che cominci,/ Genova,/ Domani sarai ancor più bella».

2,5 miliardi per le infrastrutture - «Nel periodo 2014-2020 l'Italia ha in programma di ricevere 2,5 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture, come strade e ferrovie. Nell'aprile 2018 la Commissione Ue ha sbloccato un piano di investimento per le autostrade che attiverà circa 8,5 miliardi di investimenti, inclusi per la regione di Genova». Lo sottolinea un portavoce della Commissione europea.

«La Commissione è in stretto contatto con le autorità italiane che conducono le indagini», sul crollo del ponte Morandi. «Non ci faremo coinvolgere in alcuno scontro politico», conclude il portavoce.

«Nessun problema» - Nel marzo 2017 il viadotto Polcevera non presentava «alcun problema di carattere strutturale». È quanto fu assicurato, e documentato agli atti di una seduta del consiglio regionale, alla Regione Liguria dalla società Autostrade per l'Italia.

«Ho sentito personalmente l'ingegner Marigliani (il direttore del Tronco di Genova di Autostrade, ndr.) che mi ha comunicato che il viadotto al momento non presenta alcun problema di carattere strutturale», spiegò in aula l'assessore ai lavori pubblici Giampedrone rispondendo ad un'interrogazione.

Giampedrone riferì che l'ingegnere di Autostrade gli disse che «i lavori che attualmente si stanno compiendo sul viadotto sono lavori di barriere di sicurezza in calcestruzzo e verranno terminati entro l'estate, sono opere manutentive ordinarie per allungare la vita dell'infrastruttura in generale e per manutenerla al meglio, ci sono in corso di progettazione per quel viadotto due interventi di carattere strutturale da realizzarsi nel 2018 che consisteranno nell'installazione di stralli e impalcati per il rafforzamento dell'infrastruttura».

L'ipotesi dell'esperto - La causa del crollo del ponte Morandi a Genova è dovuta ad un «difetto occulto di concezione dell'opera, cui si è aggiunto una combinazione particolare di vento e pioggia». Lo sostiene il professor Giuseppe Mancini, del Politecnico di Torino, considerato uno dei massimi esperti del settore.

«Ho visto il filmato e mi sembra di capire che il crollo sia compatibile con la caduta della campata centrale, tra la pila 9, successivamente caduta, e la pila 10, dovuta alla perdita di appoggio sul pilone: si è provocato un forte squilibrio dinamico sulla pila che è collassata perché non progettata a suo tempo per questo evento estremo», spiega Mancini all'agenzia di stampa italiana ANSA, precisando che «le conoscenze dell'epoca», degli anni Sessanta, «sia tecniche che scientifiche non erano adeguate a prevedere un simile fenomeno di collasso progressivo».

Per capire poi perché l'impalcato abbia perso l'appoggio, c'è da considerare che gli stralli del ponte Morandi sono in calcestruzzo («gli stralli in calcestruzzo li ha fatti solo» Morandi), mentre oggi sono realizzati in acciaio: «quando piove intensamente, sulla superficie dello strallo si crea un torrente e ad un certo punto lo strallo vibra e questa vibrazione può essere amplificata dal vento. I ponti strallati moderni oscillano anche di 5-6 metri, mentre questo oscillava di pochi centimetri: ma anche quei pochi centimetri di movimento - spiega Mancini - hanno tolto l'appoggio e la campata è caduta».

«Quindi - conclude - si è trattato di una combinazione di vento e pioggia molto particolare in un'opera che aveva un difetto di origine ignoto dovuto non alle carenze dell'ingegnere che ha progettato il ponte, ma alle conoscente tecniche e scientifiche dell'epoca»: «Lo strallo quando si è messo a vibrare ha spostato la zona d'appoggio della campata che è crollata».

Strutture per gli sfollati - Al centro civico Buranello dove è stato allestito un centro di accoglienza per gli sfollati ci sono 67 brande a disposizione, cibo, acqua e il necessario per poter fare una doccia. Lo ha spiegato Caterina Patrocinio, assessore del municipio di Genova Centro Ovest, nel pomeriggio, ai residenti di via Fillak, Porro e Della Pietra sfollati. Alcuni degli abitanti, soprattutto i più anziani, ancora non erano al corrente della possibilità di essere ospitati.

«Oltre al centro civico - aggiunge - già alcuni alberghi e case di riposo hanno dato la loro disponibilità e qui si trovano già alcune persone, anziani, bambini e una donna incinta».

Secondo l'assessore saranno centinaia i cittadini che avranno bisogno di un alloggio: «Presto molte persone torneranno dalle vacanze e ancora non sanno come dovranno comportarsi». Nei punti di accoglienza, ai quali si aggiungono le scuole Disney e San Gottardo, sono presenti anche scorte di medicinali.

Ponti sotto osservazione - In Italia, due ponti sono sotto osservazione a San Salvo (Chieti), lungo la strada provinciale che dall'A14 conduce al centro città, all'area industriale, dove sorgono gli stabilimenti Pilkington e Denso, vicino al Molise.

«Dopo gli eventi sismici degli ultimi anni hanno subito modifiche strutturali, al punto che tra la sede stradale e gli stessi si è creato un dislivello che, con il passare del tempo, aumenta sempre più», ha indicato il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, in una lettera pronta per essere inviata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, Danilo Toninelli.

Il sindaco ricorda di aver inoltrato alla Provincia di Chieti numerose sollecitazioni per la messa in sicurezza della strada, «ma sino a oggi nulla è stato intrapreso». Chiede quindi di intervenire «in una situazione di stallo che sta mettendo in serio pericolo i cittadini, i tanti lavoratori che si recano nelle nostre fabbriche, i turisti e i residenti dell'entroterra. La strada in questione è percorsa da molti mezzi pesanti, il che la rende ancor più vulnerabile».

«Non intendiamo celebrare tragedie. Chiediamo di poter lavorare. Di poter vivere. Di poter accogliere tutti coloro che a vario titolo frequentano il nostro territorio. Mi meraviglio che della zona che produce ricchezza per tutto l'Abruzzo non interessi a nessuno. Sicuramente sarà argomento della prossima campagna elettorale - conclude Magnacca - ma nel frattempo noi rischiamo tutti i giorni».

Il precedente libico - A ottobre dell'anno scorso le autorità della Libia orientale decisero di chiudere, per motivi di sicurezza, una struttura gemella del ponte crollato a Genova, progettata dallo stesso architetto italiano Riccardo Morandi e costruita tra il 1965 e il 1972. Si tratta del ponte di Wadi el Kuf, situato a 20 chilometri a ovest della città di Al-Bayda.

Il 26 ottobre 2017 il quotidiano libico Libya Observer dava conto della decisione delle autorità locali di vietare a qualsiasi veicolo di attraversare il ponte. Una scelta presa in seguito a ispezioni di sicurezza che avevano identificato potenziali fratture nel ponte.

Il Wadi el Kuf è il secondo ponte più alto in Africa. È lungo circa 282 metri e alto 160.

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