Cerca e trova immobili

CITTÀ DEL VATICANOLascia l'arcivescovo di Adelaide, «troppa sofferenza»

30.07.18 - 18:11
Il 20 luglio Philip Eward Wilson ha presentato al Vaticano l'atto formale del suo passo indietro, dopo la condanna a un anno di domiciliari con l'accusa di aver coperto abusi su minori
Keystone
Philip Edward Wilson.
Philip Edward Wilson.
Lascia l'arcivescovo di Adelaide, «troppa sofferenza»
Il 20 luglio Philip Eward Wilson ha presentato al Vaticano l'atto formale del suo passo indietro, dopo la condanna a un anno di domiciliari con l'accusa di aver coperto abusi su minori

CITTÀ DEL VATICANO - Prima la condanna a un anno di domiciliari con l'accusa di aver coperto abusi sessuali su minori da parte di un sacerdote suo collega, poi la decisione di dimettersi. Protagonista è Philip Edward Wilson, l'arcivescovo di Adelaide, in Australia, che lo scorso 20 luglio ha presentato al Vaticano l'atto formale del suo passo indietro, ratificato oggi in maniera ufficiale da papa Francesco.

Il 67enne è il più alto prelato al mondo ad essere stato condannato per aver coperto un prete pedofilo. Dopo la rinuncia di due giorni fa da parte dell'arcivescovo emerito di Washington, il cardinale Theodore McCarrick - accusato di abusi sia su minorenni sia su maggiorenni - arriva dunque una nuova dura presa di posizione della Santa Sede nei confronti di sacerdoti e prelati accusati di reati di pedofilia.

La vicenda per la quale mons. Wilson è stato condannato lo scorso 3 luglio risale agli anni Settanta, quando l'arcivescovo serviva nella diocesi di Maitland, presso Newcastle. All'epoca il prelato condivideva l'appartamento con James Fletcher, conosciuto anche come "padre Jim". Un sacerdote condannato nel 2005 a dieci anni di prigione in seguito a pesanti accuse di pedofilia. Ad incastrarlo i racconti delle vittime degli abusi che, durante le loro testimonianze, hanno più volte tirato in ballo Wilson rivelando che era al corrente delle violenze sui minori da parte del sacerdote collega.

In seguito alla condanna, in molti avevano lanciato un appello a papa Francesco affinché l'arcivescovo facesse un passo indietro. Primo fra tutti il premier australiano, Malcolm Turnbull, seguito poi dai sacerdoti cattolici australiani.

«Anche se le mie dimissioni non erano richieste, ho preso questa decisione perché preoccupato dall'aumentare del livello di dispiacere che la mia recente condanna ha causato all'interno della comunità - ha detto - Avevo sempre sperato di rinviare questa decisione sino alla fine del processo d'appello. Tuttavia, c'è troppa sofferenza e angoscia nel mantenere il mio ruolo di arcivescovo di Adelaide, soprattutto per le vittime di padre Fletcher».

«Devo mettere fine a tutto questo e perciò ho ritenuto che le dimissioni fossero l'unico passo appropriato in questa situazione». «Le dimissioni - il commento della Conferenza episcopale australiana - sono un nuovo capitolo di una storia straziante di persone abusate da Jim Fletcher e le cui vite sono state cambiate per sempre. Questa decisione può portare loro un po' di sollievo, nonostante il dolore che continuano a patire».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE