THAILANDIASoccorritore morto, il video delle operazioni. Individuata una seconda via alternativa

MAE SAI - È stato pubblicato un video su Twitter, dall’account anonymousAsia, che, se confermato dalle autorità, mostra il grado di difficoltà delle operazioni di soccorso dei ragazzini imprigionati nella grotta di Tham Luang in Thailandia. Nel breve filmato si vede uno dei subacquei portare bombole di ossigeno strisciando a fatica fra le rocce. Gli spazi per muoversi sono piu che minimi.

Il testo prosegue dopo il video.

Il primo decesso - Proprio durante una di queste operazioni è deceduto un ex membro delle forze speciali thailandesi. Il 38enne ha perso conoscenza mentre faceva ritorno verso l’uscita della caverna per mancanza di ossigeno, dopo aver trasportato all’interno alcune bombole. I tentativi di rianimarlo sono stati vani.

Saman Kunan, questo il suo nome, aveva postato un video prima della sua partenza verso il luogo dove si trova la grotta. «Li riporteremo a casa», aveva dichiarato con entusiasmo e speranza. Si tratta del primo incidente mortale.

«Il morale rimane alto» - «Questi incidenti possono accadere, ma andremo avanti e continueremo a lavorare», ha detto Rear Adm Arpakorn Yookongkaew, comandante della marina thailandese. «Il nostro morale è ancora alto».

Il livello dell'ossigeno nella grotta è sceso al 15%, ben sotto al valore normale del 21%. Il livello è calato a causa della presenza di centinaia di soccorritori nei cunicoli. Non è noto quanta autonomia rimanga al gruppo.

Individuato un cunicolo a 200 metri dai ragazzi - Ci sono poi nuove speranze di raggiungere i ragazzi con un percorso alternativo alla pericolosa via subacquea: si pensa di aver individuato nella grotta di Tham Luang un cunicolo largo circa un metro che conduce a circa 150-200 metri da dove si trovano.

Lo riporta il quotidiano online Khao Sod English. Finora si riteneva che si trovassero ad almeno 800-1000 metri sotto la montagna. «Le possibilità di avvicinarsi sono parecchio alte», ha detto Thanes Weerasiri, presidente degli ingegneri tailandesi.

I soccorritori stanno scavando alla fine della grotta e sono riusciti ad avanzare di un centinaio di metri.

Interviene Elon Musk - Il mondo sta seguendo quanto accade in Thailandia, molti esperti si sono recati sul posto. Fra chi ha proposto il suo aiuto c’è anche Elon Musk. L'innovativo imprenditore proprietario della società di esplorazione spaziale Space X invierà alcuni suoi ingegneri in Thailandia al fine di esplorare la possibilità di partecipare alle operazioni. Lo ha annunciato lo stesso Musk su Twitter.

«Gli ingegneri di Space X e Boring Company sono diretti in Thailandia, arriveranno domani, per capire se possiamo essere d'aiuto al governo. Ci sono probabilmente molte complessità che sono difficili da valutare senza essere lì di persona», ha scritto Musk, che ha iniziato a twittare sulla vicenda dopo essere stato menzionato in un messaggio scritto da un utente di Twitter.

La Boring Company è una società di Musk che scava tunnel per sistemi di trasporto avanzati. L'idea ventilata è quella di inserire nella grotta un tubo speciale di nylon che consenta il passaggio dei ragazzi e dei soccorritori senza bisogno di immersioni, aggirando così il problema del livello dell'acqua che non è ancora sceso abbastanza.

Una lettera dalla Fifa - Messaggi di solidarietà si susseguono, in particolare dal mondo del calcio. La Federazione mondiale del calcio ha invitato alla finale della Coppa del mondo in Russia i 12 ragazzi thailandesi con il loro allenatore, augurandosi che vengano riportati in superficie in tempo e offrendo parole di sostegno.

Lo si legge in una lettera invitata da Gianni Infantino, leader della Fifa, al presidente della Federcalcio thailandese. «La Fifa ha il piacere di avere i ragazzi come nostri ospiti alla finale della Coppa del mondo», è scritto nella lettera, che è stata pubblicata oggi sulla pagina Facebook della Federcalcio di Bangkok. La partita è prevista per domenica 15 luglio.

La tecnologia israeliana fa comunicare i soccorritori - È tecnologia israeliana di alto livello quella usata dai soccorritori nelle operazioni di salvataggio. Una tecnologia che ha permesso ai team di aiuto di restare in contatto con il campo base anche in assenza di segnale, dovuto a condizioni ambientali eccezionali.

Alla vista si presentano come normali trasmettitori ma in realtà grazie ad un algoritmo sofisticato fanno comunicare anche senza alcun segnale radio. L'apparecchiatura è stata messa a punto dall'israeliana Maxtech Networks ed è stata subito offerta al team di soccorritori che ha contattato l'azienda.

Lo scorso 25 giugno, l'ingegnere software della Maxtech Yuval Zalmanov è salito su un aereo con 17 apparecchi radio Max-Mesh, su invito delle Forze speciali thailandesi ed è partito con destinazione il campo base di Tham Luang. «Ci sono voluti 10 anni per sviluppare la tecnologia - ha detto Uzi Hanuni, ceo della Maxtech Networks, citato dai media - che consente di comunicare in mancanza di segnale. In ogni missione di salvataggio occorre coordinare i soccorritori e sapere in ogni momento dove sono e cosa fanno».

«Le cave - ha aggiunto - sono molto lunghe e quindi non puoi mandare messaggeri indietro. Al tempo stesso i sommozzatori devono essere in costante contatto con la base in modo che ognuno sappia dove sono. Nessun altro sistema potrebbe funzionare, eccetto il nostro».