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Proseguono le operazioni a Tham Luang, ora a preoccupare maggiormente è il ritorno delle piogge
BANGKOK - C'è anche l'imperizia dei soccorritori volontari a complicare le attività di salvataggio dei 12 ragazzini e del loro allenatore, bloccati da quasi due settimane all'interno della grotta di Tham Luang. Come riferisce il Bangkok Post, alcune persone - che non si erano registrate con il comando delle operazioni - sono arrivate e hanno cercato di pompare acqua dalla grotta, ma in maniera tale che la cavità è stata parzialmente riempita, vanificando i precedenti sforzi dei soccorritori.
Il comandante Narongsak Osotthanakorn, a capo della missione, lo ha spiegato questa mattina. «Possono aver pensato che la loro tecnica fosse valida per drenare il terreno, ma tutto ciò che non è pianificato deve essere discusso prima con noi». A parte questo incidente di percorso, la preoccupazione principale riguarda le condizioni meteo.
«Siamo preoccupati della pioggia. Stiamo correndo contro l'acqua, che fluisce nella grotta nonostante le vie d'accesso siano ostruite. I sub sono al lavoro per completare i collegamenti elettrici all'interno della cavità e per assicurare un contatto telefonico con il gruppo. Ulteriore fonte di preoccupazione è il tempo che ci vuole per partire dal campo base, raggiungere ragazzini e coach e tornare: circa 6-7 ore.
