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LIBIANaufragio, tre neonati tra i 100 affogati. 1000 morti nel Mediterraneo

29.06.18 - 22:18
La Guardia Costiera libica è riuscita a salvare solo 16 delle persone che erano a bordo dell'ultima carretta del mare
Keystone
Naufragio, tre neonati tra i 100 affogati. 1000 morti nel Mediterraneo
La Guardia Costiera libica è riuscita a salvare solo 16 delle persone che erano a bordo dell'ultima carretta del mare

TRIPOLI - Mentre l'Europa litiga e scatta il blocco dei porti per le ong continua la tragedia dei disperati in fuga dall'Africa verso il sogno europeo. Con un'altra, l'ennesima, carretta del mare che si inabissa, lasciando alla mercé delle onde oltre 100 migranti, tanti neanche in grado di fare due bracciate. Con un nuovo pesantissimo bilancio di vite umane: almeno un centinaio di dispersi, dati ormai per annegati. E tra loro almeno tre piccoli, poco più che neonati, i cui corpi sono stati raccolti dai soccorsi della Guardia Costiera libica che è riuscita a salvare solo 16 delle persone che erano a bordo.

Un altro tragico bilancio che si va ad aggiungere a quei nuovi numeri, rimbalzati oggi dall'Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione (Oim), che solo dall'inizio dell'anno ha contato già 1000 morti nel Mediterraneo, oltre 650 solo sulla rotta tra il Nordafrica e l'Italia.

Il naufragio è avvenuto alle quattro di notte, due ore prima dell'alba, sei-sette miglia al largo ad est di Tripoli. Il barcone, vecchio, con circa 120-125 persone a bordo, ha cominciato a cedere con crepe a prua e i migranti si sono ammassati a poppa, dove però il motore ha preso fuoco.

Rilevante per il quadro creato dalla chiusura dei porti italiani e dalla questione delle Ong è il fatto che i naufraghi abbiano dovuto nuotare un'ora prima di essere soccorsi, come denunciato dall'Unhcr, l'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati.

Le più piccole delle vittime recuperate, tutti sotto l'anno di età, sarebbero due marocchini e un egiziano. Sul barcone, secondo un sopravvissuto yemenita, oltre a uomini di nazionalità arabe e africane, c'erano anche almeno 20 donne (ma l'Onu ne stima 30) e 10 bambini.

La Guardia costiera libica, intervenuta con un gommone e impegnata anche nel salvataggio di altri 345 migranti in tre diversi punti della stessa area, è tornata a lamentare di non avere sufficienti motovedette e pezzi di ricambio per far fronte al traffico di esseri umani che tra il 2000 e l'anno scorso ha causato quasi 34 mila morti, secondo un rapporto dell'Oim.

I sopravvissuti sono stati condotti alla base di Hamidya e sono stati consegnati all'Autorità per la lotta all'immigrazione illegale di Tagiura, un quartiere di Tripoli. Anche l'Unhcr ha sottolineato di aver assistito i naufraghi con aiuti medici e umanitari.

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