Emergono nuovi elementi in merito alla sparatoria compiuta nel liceo di Santa Fe da Dimitrios Pagourtzis
SANTA FE - Fra le dieci persone uccise da Dimitrios Pagourtzis nel liceo di Santa Fe lo scorso venerdì c’è anche Shana Fisher. La madre della 16enne - la ragazza aveva festeggiato il compleanno il 9 maggio scorso - non si da pace perché è convinta che uno dei proiettili fosse stato preparato appositamente per sua figlia. Come riporta la CNN, la donna ha spiegato che la giovane aveva raccontato alla nonna e allo zio che l’aggressore le avrebbe fatto delle avances nei mesi precedenti la strage.
Secondo quanto riportato dai familiari la ragazza aveva voluto tenere testa a Pagourtzis con forza per dimostrare alla sorella minore - molestata a scuola - il coraggio di reagire, di non farsi sottomettere. «Voleva farle capire come sia importante dire no a testa alta, e questo è il risultato», ha concluso la madre.
E sarebbe stata proprio Shana la prima persona colpita. Le prime notizie relative alla sparatoria davano una studentessa colpita alla gamba nella classe di arte, era proprio lei. E come lei sono stati colpiti gli studenti e i professori che Pagourtzis riteneva colpevoli di bullizzarlo. Il 17enne sarebbe stato infatti trattato in modo non corretto da compagni e coach, come ha riferito un suo conoscente.