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TERRITORI PALESTINESI52 palestinesi uccisi al confine, 2400 feriti

14.05.18 - 13:40
12 i punti in cui i soldati israeliani sono venuti a contatto con i palestinesi. «Attentato sventato» a Rafah, usato un carro armato. Attacco aereo nella Striscia
Keystone / AP
52 palestinesi uccisi al confine, 2400 feriti
12 i punti in cui i soldati israeliani sono venuti a contatto con i palestinesi. «Attentato sventato» a Rafah, usato un carro armato. Attacco aereo nella Striscia

GAZA CITY - Continua ad aggravarsi il bilancio dei morti negli scontri tra manifestanti ed esercito israeliano lungo la barriera difensiva tra Gaza e lo Stato ebraico.

Il Ministero della sanità palestinese parla di 41 morti e di circa 1900 feriti, per lo più intossicati da gas lacrimogeni. 12 i punti in cui i soldati israeliani sono venuti a contatto con i manifestanti, ha spiegato un portavoce dell'esercito. Anche cinque giornalisti sarebbero stati colpiti da proiettili. Un precedente bilancio faceva stato di 37 morti e 1200 feriti. 

Alle manifestazioni contro l'apertura dell'ambasciata Usa a Gerusalemme stanno prendendo parte all'incirca 15mila persone. Tensioni e violenze si registrano anche in Cisgiordania. Il ministero della Salute palestinese ha chiesto alla popolazione di andare urgentemente a donare il sangue. Un paramedico sarebbe stato ucciso mentre soccorreva i feriti.

«Attentato sventato» - L'esercito israeliano afferma di aver sventato un attentato presso Rafah, nel sud della Striscia. «Un commando di tre terroristi armati - ha detto un portavoce - stava cercando di deporre un ordigno. Le nostre forze hanno reagito e i tre sono morti». Secondo i media, i militari hanno fatto ricorso ad un carro armato. Il portavoce ha aggiunto che velivoli israeliani hanno colpito anche un obiettivo di Hamas a Jabalya, dopo che da esso erano partiti spari.

La denuncia di Hamas - Hamas ha portato migliaia di manifestanti nei pressi dei reticolati e ha diffuso volantini con le mappe dei villaggi israeliani di confine con l'obiettivo, denuncia Israele che parla di "operazione terroristica", di aprire brecce nei recinti e infiltrare i dimostranti in territorio ebraico. L'esercito già ieri ha inviato rinforzi in vista delle proteste e oggi ha risposto aprendo il fuoco al lancio di pietre, molotov e al tentativo di sfondare la barriera difensiva.

Il governo palestinese ha accusato Israele di aver compiuto un «terribile massacro», riferisce l'agenzia stampa Afp. Da Ankara invece la responsabilità dell'accaduto viene addebitata anche agli Stati Uniti.

La cerimonia - La cerimonia di inaugurazione dell'ambasciata americana - condannata da larga parte della comunità internazionale - si terrà alle 16 ora locale (le 15 in Svizzera) alla presenza della foltissima delegazione arrivata da Washington (ci sono anche Ivanka Trump e il marito Jared Kushner) e dell'intera leadership dello Stato ebraico. Donald Trump, che ha definito su Twitter quello di oggi come "un grande giorno per Israele", potrebbe intervenire in collegamento. Mentre il capo di al Qaeda Ayman al Zawahiri, in un messaggio video intitolato 'Anche Tel Aviv è terra di musulmani', ha invocato il jihad contro gli Stati Uniti e Israele e invitato i musulmani a prendere le armi.

Invito al jihad - Mentre il capo di al Qaeda Ayman al Zawahiri, in un messaggio video intitolato 'Anche Tel Aviv è terra di musulmani', ha invocato il jihad contro gli Stati Uniti e Israele e invitato i musulmani a prendere le armi.

Attacco aereo - Un aereo da combattimento israeliano ha colpito oggi cinque 'obiettivi terroristici di Hamas in un campo di addestramento nel nord della striscia di Gaza. Lo ha reso noto un portavoce militare confermando così informazioni giunte in precedenza da Gaza.

«L'attacco - ha spiegato - è stato condotto in reazione alle violenze effettuate nelle ultime ore da Hamas lungo la barriera di sicurezza» al confine fra Gaza ed Israele. Secondo il portavoce, 40 mila palestinesi hanno partecipato finora ai disordini in 13 punti di attrito.

Turchia: «La scelta di Trump è contro la pace e la sicurezza» - «Condanniamo con forza la decisione dell'amministrazione Usa di spostare l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, violando il diritto internazionale e tutte le relative risoluzioni delle Nazioni Unite. Ribadiamo che questa azione è legalmente nulla e senza valore. Enfatizziamo che un passo del genere, che ignora i diritti legittimi del popolo palestinese, non serve alla pace, alla sicurezza e alla stabilità della regione». Così la Turchia sul trasferimento della sede diplomatica Usa in Israele, in una nota diffusa questo pomeriggio dal suo ministero degli Esteri.

«L'amministrazione Usa sarà pienamente responsabile per le ripercussioni» di questa scelta, aggiunge Ankara, condannando «il massacro compiuto dalle forze di sicurezza israeliane» nelle ultime ore. Dure parole di condanna della decisione americana erano state espresse nelle scorse ore anche dal presidente Recep Tayyip Erdogan, in visita di stato nel Regno Unito.

L'Iran: «Israele massacra i palestinesi, è un giorno di vergogna» - «Il regime israeliano massacra innumerevoli palestinesi a sangue freddo durante una protesta nella più grande prigione a cielo aperto. Nel frattempo, Trump celebra il trasferimento illegale dell'ambasciata Usa ed i suoi collaboratori arabi cercano di distogliere l'attenzione». È il durissimo atto d'accusa del ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, su Twitter, sulle violenze a Gaza.

Amnesty: «Anche sei minori tra i morti» - «Ci sono anche sei minori tra i palestinesi uccisi oggi a Gaza». Lo afferma Amnesty International denunciando una ripugnante violazione delle norme internazionali e dei diritti umani. «Tra i quasi 2000 feriti, molti sono stati colpiti alla testa e al petto. Oltre 500 sono stati feriti da pallottole. Bisogna porre fine adesso a tutto ciò», afferma l'ong via Twitter.

43 palestinesi uccisi - È salito a 43 il numero dei manifestanti palestinesi uccisi negli scontri con l'esercito israeliano lungo la barriera difensiva tra Gaza e lo Stato ebraico. Lo ha detto il ministero della sanità nella Striscia che conferma il numero dei feriti, circa 2000. I feriti gravi, secondo la stessa fonte, sono 27.

Egitto: «Forte condanna per gli attacchi ai palestinesi» - L'Egitto, attraverso il suo ministero degli Esteri, «ha espresso la propria forte condanna degli attacchi compiuti dalle forze di occupazione israeliane contro civili palestinesi disarmati causando finora 37 martiri e più di 1600 feriti». Lo riferisce un comunicato del dicastero.

Il Cairo inoltre esprime il proprio «rifiuto categorico dell'uso della forza contro manifestanti pacifici alla ricerca di diritti giusti e legittimi e mette in guardia dalle ripercussioni negative di questa pericolosa escalation».

Il comunicato esprime poi «l'appoggio totale dell'Egitto ai diritti legittimi del popolo palestinese, in cima ai quali c'è la creazione di uno Stato indipendente con Gerusalemme est come capitale».

Manifestanti lasciano il confine sui bus di Hamas - Gruppi di dimostranti palestinesi stanno abbandonando la zona di confine con Israele e stanno rientrando nelle città di Gaza con autobus messi a loro disposizione da Hamas. Lo riferiscono fonti locali secondo cui dirigenti di Hamas parleranno in serata alla popolazione.

52 palestinesi uccisi al confine, 2400 feriti - Sono saliti a 52 i manifestanti palestinesi uccisi nei violenti scontri con l'esercito israeliano lungo la barriera difensiva tra Gaza e lo Stato ebraico. Lo riferisce l'agenzia Maan che parla anche di circa 2400 feriti, compresi quelli intossicati dai lacrimogeni.

Chiesta la riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu - Il Kuwait ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu sulla situazione a Gaza e in Palestina. Lo riportano fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. L'incontro è stato chiesto per domani ad orario ancora da definire.
 
 

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