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REGNO UNITORogo alla Grenfell Tower: colpa dei pannelli infiammabili

16.04.18 - 15:17
Erano stati installati a basso costo dalla società di gestione scelta dall'amministrazione locale di quartiere
Keystone
Rogo alla Grenfell Tower: colpa dei pannelli infiammabili
Erano stati installati a basso costo dalla società di gestione scelta dall'amministrazione locale di quartiere

LONDRA - Il rogo alla Grenfell Tower di Londra, il grattacielo popolare devastato l'anno scorso da un incendio che uccise oltre 80 persone, avrebbe avuto «scarse opportunità di dilagare» se la società di gestione scelta dall'amministrazione locale di quartiere non avesse fatto installare pannelli isolanti rivelatisi poi infiammabili. Lo denuncia un rapporto indipendente trapelato oggi sui media.

I famigerati pannelli esterni, ordinati a basso costo, vennero applicati sulle facciate dell'edificio, nei lavori di restauro approvati dal Consiglio amministrativo di Kensington and Chelsea (a guida Tory) per essere realizzati fra il 2014 e il 2016. E secondo il rapporto - visto in anteprima dall'Evening Standard - furono con ogni probabilità decisivi nel permettere al fuoco, divampato inizialmente in un singolo appartamento a causa di un elettrodomestico difettoso, di avvolgere gran parte della torre in una sorta di inferno di cristallo, intrappolando senza scampo decine di inquilini.

I lavori vennero eseguiti in violazione di specifiche norme di sicurezza, si legge nel rapporto preparato dagli esperti della BRE Global e allegato al fascicolo d'indagine della polizia. E si conclusero meno di un anno prima della fatale notte della strage, datata 14 giugno 2017. Stando alla cifre ufficiali diffuse alla fine da Scotland Yard, nel disastro perirono in totale 87 persone, mentre una settantina rimasero ferite.

Nel rapporto degli esperti della BRE Global sono state individuate inoltre "deficienze" nella qualità degli infissi delle finestre, sulle chiusure delle porte - incluse quelle anti-incendio - e in generale nella scelta dei materiali usati per il restauro.

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