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STATI UNITIAttacco in Siria, polemiche dal Congresso

14.04.18 - 09:48
L'Onu chiede moderazione. «Calma tesa a Damasco»
Keystone
Attacco in Siria, polemiche dal Congresso
L'Onu chiede moderazione. «Calma tesa a Damasco»

NEW YORK - Scoppiano le prime polemiche negli Stati Uniti per la decisione di Donald Trump di sferrare un attacco alla Siria senza ottenere prima un'autorizzazione del Congresso. Anche alcuni deputati repubblicani si sono uniti al coro dei democratici guidati dalla leader della minoranza alla Camera Nancy Pelosi nel criticare il presidente che avrebbe violato la costituzione.

«Mentre Assad deve essere ritenuto responsabile per l'uso illegale di armi chimiche contro i civili, i bombardamenti che sono stati portati a termine senza il benestare del Congresso sono inaccettabili», ha commentato il senatore dem Bob Casey, spiegando come la costituzione Usa non prevede che il presidente abbia l'autorità di decidere da solo un attacco militare.

Secondo quanto riportano fonti del dipartimento di Stato, il segretario di Stato facente funzioni John Sullivan ha informato dell'attacco diversi membri del Congresso dopo che i bombardamenti in Siria erano già partiti.

L'Onu chiede moderazione - «Non è finita. Quella che avete visto stanotte non è la fine della risposta degli Stati Uniti»: lo affermano fonti dell'amministrazione Trump, spiegando come il piano messo a punto dal Pentagono «prevede molta flessibilità che permette di procedere a ulteriori bombardamenti sulla base di quello che è stato colpito stanotte».

La più grande preoccupazione, si spiega inoltre, è l'accresciuta capacità della Russia rispetto allo scorso anno in termini di difese antimissili e antiaerea. Al momento non ci sono segnali di una possibile risposta delle forze di Damasco o di Mosca all'attacco sferrato da Stati Uniti, Francia e Regno Unito: lo affermano fonti delle forze Usa presenti in Siria per combattere l'Isis. Attualmente i soldati americani nel Paese mediorientale sono circa duemila.

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha lanciato un appello «alla moderazione e alla responsabilità» definendo la situazione venutasi a creare con l'attacco in Siria «molto pericolosa». «Bisogna evitare azioni che possano provocare un'escalation e peggiorare le sofferenze della popolazione siriana», ha affermato il leader del Palazzo di vetro chiedendo unità ai Paesi del Consiglio di sicurezza.

«Gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno prove sull'attacco chimico in Siria e sono responsabili per le conseguenze regionali che seguiranno all'attacco deciso senza aspettare che prendessero una posizione gli ispettori dell'Opac»: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Bahram Ghasemi, citato da alcuni media americani.

Nel frattempo una calma tesa regna a Damasco stamani poche ore dopo gli attacchi missilistici congiunti di Usa, Francia e Gran Bretagna su obiettivi militari vicino la capitale e Homs, nella Siria centrale.

Secondo l'agenzia governativa siriana Sana, Damasco si è svegliata «in una situazione normale», e vengono smentite voci di dispiegamenti di blindati nelle vie della capitale. Fonti locali a Damasco contattate telefonicamente dall'agenzia di stampa italiana Ansa riferiscono di una situazione di calma tesa, con scarso movimento di auto e con poca gente nelle strade, alle 7 di mattina ore locali.

 

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