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REGNO UNITOL'Ecuador taglia Internet e visite a Julian Assange

28.03.18 - 19:15
Misure simili contro il fondatore di WikiLeaks erano già state prese in passato
Keystone / EPA
L'Ecuador taglia Internet e visite a Julian Assange
Misure simili contro il fondatore di WikiLeaks erano già state prese in passato

LONDRA - Connessione internet tagliata e niente visite per Julian Assange nell'ambasciata ecuadoriana a Londra dove il fondatore di WikiLeaks ha trovato asilo fin dal 2012. Lo denunciano attivisti suoi sostenitori come l'ex ministro greco Yanis Varoufakis e il musicista Brian Eno, mentre Quito conferma, come riportano alcuni media britannici.

Varoufakis si dice «preoccupato» ipotizzando pressioni sull'Ecuador da parte degli Usa. Misure del genere erano state già prese in passato dall'ambasciata, temporaneamente.

In una nota rimbalzata da Quito, il ministero degli Esteri del Paese sudamericano - dove il sostegno ad Assange sembra essersi fatto meno solido dopo il passaggio di consegne alla presidenza da Rafael Correa a Lenin Moreno - conferma in effetti d'aver interrotto le «comunicazioni con l'esterno», riservandosi «ulteriori misure imprecisate» se il giornalista e attivista australiano «verrà meno al suo impegno» di non danneggiare le relazioni fra l'Ecuador e altri Paesi: fra cui evidentemente gli Usa.

Sul fondatore di WikiLeaks continua a pendere un mandato d'arresto britannico emesso sei anni fa per la sua mancata comparsa di fronte a un giudice di Londra. Un mandato che la giustizia del Regno Unito si è rifiutata di annullare ancora di recente, malgrado la convocazione facesse riferimento in origine a una contestata inchiesta per stupro aperta contro Assange in Svezia e nel frattempo archiviata dalla stessa magistratura di Stoccolma. Di qui il timore del giornalista australiano e del suo entourage che Londra miri in realtà a dar corso a una qualche segreta procedura di estradizione verso gli Stati Uniti: furiosi da sempre contro WikiLeaks per la divulgazione di migliaia e migliaia di documenti diplomatici e dossier segreti internazionali imbarazzanti per Washington.

Kim Dotcom, un controverso imprenditore informatico ed ex hacker tedesco riparato in Nuova Zelanda, ha da parte sua lanciato un appello ai sostenitori di Assange a manifestare dinanzi alla sede diplomatica ecuadoriana di Londra.

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