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STATI UNITIDocente spara accidentalmente in classe, almeno uno studente ferito

15.03.18 - 06:00
L'uomo stava insegnando agli allievi di un liceo californiano come maneggiare una pistola in sicurezza
Fotolia
Docente spara accidentalmente in classe, almeno uno studente ferito
L'uomo stava insegnando agli allievi di un liceo californiano come maneggiare una pistola in sicurezza

SEASIDE - Almeno uno studente di un liceo californiano è rimasto ferito a causa di un colpo d'arma da fuoco esploso accidentalmente in classe da un docente. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio (ora locale) di martedì.

La polizia di Seaside hanno spiegato che l'uomo, Dennis Alexander, stava tenendo una lezione su come maneggiare correttamente una pistola nell'ambito del suo corso di Amministrazione della giustizia. L'uomo stava puntando la pistola contro il soffitto, per assicurarsi che non fosse carica, quando è partito un colpo. Il possesso di armi nelle aule scolastiche californiane non è legalmente consentito ai docenti, osservano i media locali, e il docente aveva tenuto altre lezioni simili, l'ultima «poco meno di un anno fa», secondo fonti di polizia.

Il padre del ragazzo ferito ha dichiarato al canale televisivo KSBW che frammenti - del materiale di cui è fatto il soffitto e non del proiettile, sottolinea il capo della polizia di Seaside - si sono conficcati nel collo del figlio, che è stato medicato in ospedale. Altri due allievi (il loro ferimento non è confermato ufficialmente ma risulta dal racconto del ragazzo ricoverato) avrebbero riportato lesioni di minore entità.

Alexander, che si è immediatamente scusato per l'accaduto, è stato sospeso dall'insegnamento e dovrà prendersi una pausa forzata anche dalla sua attività di riservista nel Dipartimento di polizia di Sand City. «La sicurezza dei nostri studenti è sempre la nostra priorità principale» si legge in un comunicato diffuso dal distretto scolastico della Penisola di Monterey «e continueremo a essere vigili nei nostri sforzi per tenerli al sicuro mentre sono affidati alla nostra responsabilità».

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