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SIRIAEvacuati i prigionieri qaedisti da Ghuta

10.03.18 - 12:58
La televisione siriana ha mostrato le immagini di 13 miliziani che si sono consegnati ieri con le loro famiglie al valico di Al Wafadin
Keystone
Evacuati i prigionieri qaedisti da Ghuta
La televisione siriana ha mostrato le immagini di 13 miliziani che si sono consegnati ieri con le loro famiglie al valico di Al Wafadin

BEIRUT - Jaish al Islam, la più forte fazione ribelle nell'enclave della Ghuta orientale, ha deciso di fare evacuare i miliziani qaedisti che detiene nelle sue prigioni e che saranno trasferiti a Idlib, secondo quanto annunciato da dirigenti dello stesso gruppo.

Non è chiaro se questo porterà ad una evacuazione di tutti i qaedisti dell'Hayat Tahrir al-Sham, il raggruppamento guidato dall'ex fronte Al Nusra, escluso dalla tregua chiesta il 24 febbraio scorso dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Si stima che siano alcune centinaia i qaedisti attualmente presenti nella Ghuta, su un totale di circa 20.000 insorti.

La televisione siriana ha mostrato le immagini di 13 miliziani che si sono consegnati ieri con le loro famiglie al valico di Al Wafadin e che saranno evacuati. Ma non ha chiarito se si tratti appunto di qaedisti.

L'accordo per l'evacuazione di questo primo contingente di qaedisti, secondo fonti dello Jaish al Islam, è stato raggiunto ieri durante trattative con rappresentanti dell'Onu che viaggiavano su un convoglio di aiuti umanitari arrivato a Duma, cittadina della Ghuta orientale.

I miliziani dovrebbero raggiungere la regione di Idlib, nel nord-ovest della Siria, controllata da una congerie di gruppi ribelli e qaedisti, dove sono già stati trasferiti insorti e loro familiari in seguito ad altri accordi di evacuazione, in particolare da Aleppo est alla fine del 2016.

Secondo Medici senza Frontiere, oltre 1.000 civili sono stati uccisi e 5.000 feriti nell'escalation di bombardamenti governativi sulla Ghuta a partire dal 18 febbraio in preparazione di un'offensiva di terra per riconquistare la regione ribelle, dove vivono circa 400.000 persone. La tregua voluta dall'Onu non è mai entrata in vigore e nell'offensiva avviata negli ultimi giorni l'esercito e le milizie lealiste sue alleate hanno ripreso il controllo di circa la metà del territorio.

Governativi circondano due città -  L'esercito siriano ha continuato oggi ad avanzare nella Ghuta orientale, riuscendo praticamente a circondare due grandi cittadine, Duma e Harasta. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus).

Le forze governative, sottolinea l'Ondus, sono avanzate in aree comprese tra i due centri e hanno ora a portata della loro artiglieria le strade che portano verso altre località della enclave controllata dai ribelli e assediata dall'esercito. Durante l'avanzata, le forze di Damasco hanno riconquistato la cittadina di Mesraba.

Durante l'offensiva governativa degli ultimi giorni, gli insorti hanno perduto circa la metà del terreno che controllavano precedentemente. L'escalation di bombardamenti governativi cominciata il 18 febbraio ha provocato oltre mille morti tra i civili, secondo un bilancio di Medici senza Frontiere.
 
 


 
 

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