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ITALIAUn rito o un crimine tribale dietro alla morte di Pamela?

13.02.18 - 14:00
Lo smembramento del corpo è stato eseguito in modo scientifico. Gli indagati potrebbero coprire una persona pericolosa e potente
Un rito o un crimine tribale dietro alla morte di Pamela?
Lo smembramento del corpo è stato eseguito in modo scientifico. Gli indagati potrebbero coprire una persona pericolosa e potente

MACERATA - L’indagine relativa al delitto di Pamela Mastropietro, il cui corpo è stato trovato smembrato in due trolley a Macerata, è lontana dall’essere chiusa. Anche l’autopsia che ha chiarito le cause del decesso ha portato a nuovi interrogativi.

La ragazza è stata uccisa da due coltellate al fegato e da un colpo alla testa, inferti da più persone. La mutilazione del corpo non è stata eseguita a caso, secondo gli inquirenti è stato seguito un metodo che richiama i crimini tribali che si svolgono nei villaggi nigeriani. È stata esclusa la pista dell'aggressione di gruppo a sfondo sessuale.

Da sabato sono in stato di fermo tre nigeriani, mentre il quarto connazionale indagato non sarebbe coinvolto nel delitto. Da alcune ore si parla di un possibile collegamento con la mafia nigeriana.

Lo stesso avvocato di uno dei fermati ha spiegato che alcune cose non tornano, «la dissezione - ha sottolineato Gianfranco Borgani a Il Messaggero - è stata fatta da una persona esperta, la pulizia della casa e del corpo è molto accurata, perché allora lasciare a vista il trolley con i resti del corpo? Perché non gettarli sotto un ponte? Forse siamo di fronte a una sorta di rito, dietro c'è qualcuno il cui nome non è ancora emerso, una persona pericolosa per gli indagati, magari hanno paura anche di ritorsioni verso i parenti in Nigeria e per questo non parlano».

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