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ITALIATraini accusato di strage aggravata dal razzismo

04.02.18 - 09:45
Il 28enne che aperto il fuoco contro i migranti si trova nello stesso carcere di Innocent Oseghale, arrestato per l'assassinio di Pamela Mastropietro
Keystone / AP Ansa
Traini accusato di strage aggravata dal razzismo
Il 28enne che aperto il fuoco contro i migranti si trova nello stesso carcere di Innocent Oseghale, arrestato per l'assassinio di Pamela Mastropietro

MACERATA - È stato trasferito in carcere Luca Traini, il 28enne che ieri ha tentato di fare una strage di migranti a Macerata. L'uomo ha lasciato la caserma dei Carabinieri all'una di notte: a testa alta e sguardo dritto davanti a sé non ha detto una parola ai cronisti che erano ad attenderlo. Traini è ora nel carcere di Montacuto, lo stesso dove è rinchiuso Innocent Oseghale, il nigeriano presunto assassino di Pamela Mastropietro.

Proprio la morte brutale di Pamela sarebbe all'origine della tentata strage di ieri. Traini lo ha ribadito ai Carabinieri italiani. «Ero in auto e stavo andando in palestra quando ho sentito per l'ennesima volta alla radio la storia di Pamela. Sono tornato indietro - avrebbe raccontato - ho aperto la cassaforte e ho preso la pistola».

L'accusa - Strage aggravata dalle finalità di razzismo è l'accusa formulata dalla procura di Macerata. Al giovane sono stati contestati anche porto abusivo di armi ed altri reati.

I carabinieri italiani depositeranno domani un'informativa alla procura. I magistrati chiederanno quindi la convalida del provvedimento.

Intanto Traini è apparso «tranquillissimo» agli agenti della polizia penitenziaria che hanno sbrigato le formalità per il suo ingresso nel carcere di Montacuto ad Ancona. Il 28enne è arrivato nelle prime ore di stamane e, a quanto si è appreso, avrebbe anche scambiato un battuta con gli agenti.

Nel corso della perquisizione nell'abitazione di Traini i Carabinieri hanno sequestrato una copia del Mein Kampf, una bandiera con la croce celtica e altre pubblicazioni riconducibili agli ambienti di estrema destra.

I feriti - Sono stazionarie le condizioni dei sei feriti del raid xenofobo, tutti ricoverati all'ospedale di Macerata. Il direttore dell'Area vasta 3 Alessandro Maccioni conferma che il più grave è un nigeriano con una ferita perforante al torace con ematoma epatico. Non è in pericolo di vita e per il momento non viene ritenuto necessario un intervento chirurgico. Gli altri cinque, di età compresa tra i 22 e i 33 anni, non hanno lesioni preoccupanti.

Una donna, ferita alla spalla sinistra con frattura, è stata colpita mentre si trovava dinanzi all'ingresso della stazione ferroviaria. Gli altri feriti presentano rispettivamente una lesione vascolare all'avambraccio sinistro, una ferita alla coscia destra, una lesione alla spalla destra e una ferita di striscio ad un gluteo.

I feriti sono arrivati all'ospedale in tempi diversi: l'ultimo, un giovane del Mali, intorno alle 15.00. Il nosocomio era stato messo subito in allarme fin dall'arrivo delle prime notizie delle sparatorie in atto in vari punti della città. Sono stati immediatamente richiamati in servizio il primario e i dirigenti medici del dipartimento emergenza e della chirurgia generale e poi i medici, anestesisti e operatori.

Quando ci si è resi conto che i ricoveri stavano aumentando è stato fatto rientrare tutto il personale dell'emergenza, anestesia, rianimazione e chirurgia.
 
Il video - Un video, ripreso dalla telecamera di sicurezza di un bar e pubblicato dal sito di news Cronache Maceratesi, mostra Traini che arriva in auto, spara contro la porta del locale e fugge via.


 

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