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STATI UNITIDue legali convinti della prossima incriminazione di Trump

02.02.18 - 18:19
L'accusa sarebbe di ostruzione della giustizia nelle indagini sul Russiagate. Il presidente ha dato l'ok alla diffusione di memo contro l'Fbi
Keystone
Due legali convinti della prossima incriminazione di Trump
L'accusa sarebbe di ostruzione della giustizia nelle indagini sul Russiagate. Il presidente ha dato l'ok alla diffusione di memo contro l'Fbi

NEW YORK - Due avvocati i cui clienti sono stati travolti dalle indagini sul Russiagate - e che hanno chiesto di rimanere anonimi - sono convinti che il presidente americano Donald Trump potrebbe essere incriminato per ostruzione della giustizia entro i prossimi due o tre mesi. Lo hanno rivelato al sito Politico.

Uno dei legali ha spiegato che le sue interazioni con la squadra del consulente speciale Robert Mueller mentre rappresentava il suo cliente negli interrogatori, si sono concentrate sul fatto «se Trump abbia cercato di far deragliare l'inchiesta sui presunti legami di uomini della sua campagna con i russi».

«Se fossi uno scommettitore, scommetterei contro il presidente», ha aggiunto. Mentre il secondo si attende un'incriminazione imminente se non altro per convincere il Congresso a prendere la questione seriamente: «Anche se l'accusa verrà respinta, Mueller farà massima pressione sul Congresso».

Trump dà l'ok alla diffusione di memo contro l'Fbi - Donald Trump ha declassificato e dato disco verde alla diffusione del memo segreto - approvato dalla maggioranza repubblicana della commissione intelligence della Camera sul Russiagate - che denuncia presunti abusi dell'Fbi per intercettare un ex consigliere del team elettorale del tycoon sospettato di legami con i russi. Il documento è stato restituito alla commissione, riferiscono i media Usa.

Tre legali di Rick Gates lasciano la sua difesa - Si sono dimessi a sorpresa tre avvocati di Rick Gates, indagato nel Russiagate per riciclaggio di denaro e altre accuse insieme all'ex capo della campagna elettorale di Donald Trump, Paul Manafort, di cui era socio e braccio destro. Lo scrive Politico, evocando l'ipotesi che Gates possa aver deciso di collaborare con l'inchiesta del procuratore speciale Robert Mueller, dopo essersi dichiarato inizialmente non colpevole, come Manafort.

Le motivazioni dei legali non sono note perché contenute in un documento giudiziario sotto sigillo. «Il documento parla da solo», ha detto a Politico Walter McAvoy, uno dei tre legali "dimissionari".

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