Cerca e trova immobili
Treno deragliato, morte tre donne: per una è stato difficile il riconoscimento

ITALIATreno deragliato, morte tre donne: per una è stato difficile il riconoscimento

25.01.18 - 14:39
Quarantasei le persone ferite, secondo l'ultima comunicazione della Prefettura. Cinque sono in codice rosso
Keystone
Treno deragliato, morte tre donne: per una è stato difficile il riconoscimento
Quarantasei le persone ferite, secondo l'ultima comunicazione della Prefettura. Cinque sono in codice rosso

MILANO - Sono tre donne le vittime del convoglio di Trenord uscito dai binari questa mattina alle 6.57 a Seggiano di Pioltello, alle porte di Milano: una 51enne originaria di Caravaggio (Bergamo) ma residente a Vanzago (Milano) e una 39enne di Cernusco sul Naviglio. Per la terza vittima è ancora in corso l'identificazione a causa delle condizioni del corpo anche se alcuni elementi coincidono con la descrizione fornita da un parente.

Quarantasei le persone ferite, secondo l'ultima comunicazione della Prefettura. Cinque sono in codice rosso, 8 in codice giallo, 33 in codice verde.

Il treno è partito da Cremona diretto a Milano Porta Garibaldi con a bordo circa 350 persone, in maggioranza pendolari. La causa della tragedia sarebbe stato il 'cedimento strutturale' di 20 centimetri di rotaia. I tecnici della Rfi hanno accertato che si è verificato due chilometri prima del luogo del deragliamento. In quel punto 3 carrozze sono uscite dai binari, ma il convoglio ha continuato a camminare finchè uno dei vagoni fuori asse ha impattato contro un palo della trazione elettrica e si è accartocciato.

La ricostruzione è coerente con la scena che si è presentata ai primi soccorritori, con le carrozze centrali del convoglio deragliate e intraversate a un angolo di circa 90 gradi l'una dall'altra. All'interno sono rimaste intrappolate a lungo numerose persone, poi liberate dai soccorritori, mentre una spola di ambulanze ed elicotteri trasportavano in ospedale i feriti.

Anche i racconti dei testimoni sembrano avvalorare la stessa ipotesi. Uno dei passeggeri ha raccontato che «all'improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari». Un ferito ha detto di avere «sentito il treno vibrare e poi è avvenuto l'impatto». Drammatica testimonianza di una ragazza al telefono con i genitori: «Mamma aiuto, il treno sta uscendo dai binari». «C'è stato un gran botto, poi uno stridere fortissimo che sembrava non finire mai, e tutti hanno iniziato a urlare», il racconto di uno dei feriti in ospedale.

Poco più di 6 mesi fa, il 23 luglio, un altro convoglio di Trenord era parzialmente uscito dai binari proprio a Pioltello, senza però provocare feriti fra i passeggeri. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo. «Accertare le responsabilità, dobbiamo essere severi nel garantire la sicurezza», dice il premier italiano Paolo Gentiloni, mentre il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio afferma che "il diritto alla mobilità deve partire dalla sicurezza delle persone come garanzia imprescindibile" e il sindaco di Milano Giuseppe Sala invita a "moltiplicare gli sforzi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e nei trasporti'.

Si accende la polemica. «In questi anni è stata data maggiore attenzione all'alta velocità che non ai treni dei pendolari», dice il presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo. «La linea Cremona-Milano è stata segnalata come una delle peggiori in Lombardia, con oltre 10mila pendolari giornalieri, su treni lenti e sovraffollati dall'età media di 17 anni», dice Legambiente Lombardia. Ancora più dura la critica di monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana (Cei): «Quando si risparmia sulla sicurezza, si risparmia sulle persone e sulla loro vita. E il risultato è sotto gli occhi di tutti».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE