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ITALIAÈ morto il regista televisivo Cesare Gigli

04.01.18 - 21:05
Tra i suoi legami artistici più importanti quello con Renzo Arbore
È morto il regista televisivo Cesare Gigli
Tra i suoi legami artistici più importanti quello con Renzo Arbore

ROMA - È morto ieri sera a 76 anni l'autore, e regista televisivo Cesare Gigli, figlio di Silvio, tra i primi conduttori televisivi italiani di quiz. Nato a Siena, viveva a Roma. Ha firmato in carriera la regia di programmi come "Domenica in", "Buona domenica", "Casa Vianello", "Una rotonda sul mare", "Sì o no?", ma è stato anche dirigente di case discografiche e paroliere per canzoni come "Pazza idea", di cui aveva scritto il testo con Paolo Dossena.

Tra i suoi legami artistici più importanti quello con Renzo Arbore. «La nostra era un'amicizia iniziata oltre 60 anni fa, Cesare è stato il primo a mettermi fisicamente davanti a un microfono in radio, facendomi vincere la paura, nel suo programma L'uomo del latte che faceva la mattina alle sei in Rai - spiega Arbore all'ANSA -. Era il nostro beniamino, il jolly del nostro gruppo, abbiamo condiviso una vita di risate e di Rai».

Arbore lo ha anche voluto come attore nei suoi due film, "Il Pap'occhio" - dove interpretava il maestro di italiano  - e "F.F.S.S Cioè che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene?", per il personaggio di Cloaca Massimo. «Era un bravissimo attore istintivo, Monicelli mi chiamò per chiedermi dove l'avessi trovato. Lo ricordo come un uomo spiritosissimo , aveva ereditato la vivacità intellettuale, la verve la passione per la musica e lo spettacolo - racconta Arbore - . Aveva tutte le qualità del toscano spiritoso e fuori ordinanza».

Tra le avventure insieme il conduttore ricorda «quando lo feci ballare con Benigni a Crazy Bus o a 'Meno siamo meglio stiamo' dove faceva il cuoco con Marisa Laurito preparando piatti speciali come l'anatra zoppa». Oggi, aggiunge «per tutti noi che gli abbiamo voluto bene è una perdita dolorosa, se ne va un amico vero».

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