Violente manifestazioni alla Cinemathèque di Parigi per la retrospettiva dedicata al regista
PARIGI - Continuano le minacce sulla retrospettiva di Roman Polanski alla Cinemathèque di Parigi. Sulla scia dello scandalo legato ad Harvey Weinstein negli Stati Uniti, femministe e associazioni chiedono l'annullamento della rassegna cinematrografica consacrata al regista franco-polacco più volte accusato di stupro e violenze sessuali.
Dopo un pomeriggio tormentato, anche nella serata di ieri gruppi di femministe hanno protestato vistosamente. Due attiviste del gruppo Femen si sono spogliate fino alla vita per mostrare la scritta 'Very Important Pedocriminel'.
In America il regista è stato riconosciuto colpevole di stupro su minori e di “rapporti sessuali illegali” con la tredicenne Samantha Geimer, accusa per la quale Polanski ha patteggiato nel 1977. Dopo 42 giorni di prigione, uscito su cauzione, Polanski lasciò gli Stati Uniti per non farci più ritorno.