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ITALIATruffavano gli anziani (anche in Svizzera), retata in Lombardia

19.10.17 - 09:52
Arrestati 15 "finti parenti in difficoltà" che telefonavano a casa di pensionati chiedendo fino a 8'000 euro
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Truffavano gli anziani (anche in Svizzera), retata in Lombardia
Arrestati 15 "finti parenti in difficoltà" che telefonavano a casa di pensionati chiedendo fino a 8'000 euro

MILANO - Sono in corso gli arresti tra Milano e Novara di 15 persone, 10 italiani e 5 polacchi di origine rom lovari, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura milanese con al centro «numerosissime truffe tentate o consumate» agli anziani che venivano contattati telefonicamente da un finto parente in difficoltà.

Venivano poi convinti a dare cifre fino a 8'000 euro e, in alcuni casi, anche gioielli. Le vittime sono in gran parte milanesi e alcune pure svizzere.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere chieste dal pubblico ministero Giancarla Serafini e dal procuratore aggiunto Riccardo Targetti sono state firmate dal giudice per le indagini preliminari Roberta Nunnari ed eseguiti da Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri della sezione polizia giudiziaria della Procura di Milano con la collaborazione della Squadra mobile di Milano e di Novara, della Polizia locale di Milano e dei Carabinieri di Abbiategrasso.

L'indagine è nata dall'arresto nel settembre 2015 di uno dei componenti del gruppo criminale trovato in possesso di numerosi cellulari. Dai dati delle sim e dai contatti contenuti nei telefoni si è risaliti all'attività della banda che aveva la mente in Polonia e il braccio operativo che riscuoteva il denaro in Italia.

Il meccanismo individuato è quello ormai noto del finto parente in difficoltà. Una parte delle persone arrestate risiedevano in Polonia e avevano organizzato un vero e proprio call center e, come è stato riferito, individuavano in massa le persone anziane da contattare. Al telefono spiegavano alle vittime che un loro stretto parente era in difficoltà, in genere per un incidente, e invitavano quindi l'anziano a dare tutto quanto avevano immediatamente disponibile a un uomo che si sarebbe presentato a breve in casa o in un luogo prestabilito.

Per essere più convincenti, secondo l'inchiesta, sono arrivati a simulare la voce del familiare al telefono, che dava istruzioni su come comportarsi. L'ordinanza di custodia cautelare riguarda venti episodi (alcuni filmati) ma, dalle indagini, il fenomeno risulta molto esteso. Il pool investigativo è riuscito a individuare l'associazione che operava tra Italia e Polonia in quanto sono state raccolte e analizzate tutte le denunce arrivate alle diverse forze dell'ordine.

Per i particolari dell'operazione si terrà una conferenza stampa alle ore 11 nell'anticamera della Procura della Repubblica di Milano.

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