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FRANCIAIl killer di Marsiglia era stato in Italia

03.10.17 - 20:29
Non sussiste nessun elemento che indichi però che il tunisino sia stato radicalizzato durante il periodo trascorso con la moglie ad Aprilia, un paesino in provincia di Latina
Keystone
Il killer di Marsiglia era stato in Italia
Non sussiste nessun elemento che indichi però che il tunisino sia stato radicalizzato durante il periodo trascorso con la moglie ad Aprilia, un paesino in provincia di Latina

MARSIGLIA - Un passato in Italia, ad Aprilia (Latina), ma nessun elemento che faccia ritenere la sua radicalizzazione avvenuta nella vicina Penisola. Per fare luce sul passato di Ahmed Hanachi, il tunisino che a Marsiglia ha ucciso le due cugine Laure e Mauranne, e sui possibili retroscena del suo gesto, scendono comunque in campo anche la procura di Roma, gli uomini dell'antiterrorismo e l'intelligence.

Il nordafricano, ucciso dalle forze di sicurezza francesi, ha vissuto alcuni anni in Italia: arrivato nel 2006, due anni dopo sposò un'italiana residente ad Aprilia. Entrambi hanno avuto precedenti penali per reati contro il patrimonio e spaccio di droga, ma soprattutto nei suoi confronti non sono mai emerse circostanze che potessero far pensare ad un avvicinamento alla jihad.

Hanachi, dunque, durante il soggiorno in Italia, non ebbe comportamenti tali da motivare l'attenzione dell'antiterrorismo. Al contrario, dalle informazioni in possesso degli investigatori, il suo "modus operandi" è risultato del tutto estraneo a quanto professato dai seguaci della "guerra santa" e ciò fa pensare che la sua radicalizzazione sia avvenuta una volta passato il confine. La coppia si separò nel 2013: Hanachi prese la direzione della Francia, la moglie, legatasi nel frattempo ad un altro uomo, quella del nord Africa.

Mentre in Francia sono quattro le persone fermate in quanto sospettate di essere state legate ad Hanachi, la procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti per associazione con finalità di terrorismo, per accertare i contatti avuti da Hanachi, i luoghi frequentati, i rapporti coltivati negli anni passati in Italia. L'abitazione degli ex suoceri, i quali avrebbero dichiarato di non sentire l'uomo da mesi, è stata perquisita. «Non sembrava radicalizzato. Aveva modi e stile di vita occidentali», hanno detto alcuni conoscenti di Aprilia.

Un paese, Aprilia, già passato al setaccio dopo la strage di Berlino. Anche il protagonista di quell'eccidio, Anis Amri, tunisino come Hanachi, vi transitò prima di approdare nella capitale tedesca. Al momento intelligence ed antiterrorismo escludono che il terrorista della stazione centrale di Marsiglia abbia avuto contatti con Amri, non fosse altro per la diversità di soggiorno nella provincia pontina da parte di entrambi.

L'aggressore di Marsiglia aveva comunque documenti italiani. A rivelarlo è stato il ministro francese dell'Interno Gérard Collomb. Al riguardo il ministro ha espresso perplessità sul fatto che "un individuo così avesse sette identità di cui abbiamo perso le tracce durante un certo periodo, visto che era partito dalla Francia e viveva in Italia con dei documenti italiani e fosse venuto col passaporto valido da Cartagine".

Collomb ha poi deplorato che "un certo numero di Paesi non abbiano i sistemi e il livello di sorveglianza che conosciamo in Francia". Per lui, questo dimostra che "crediamo di aver fatto dell'Europa un'Europa forte ai suoi confini, ma un certo numero di Paesi all'interno non hanno questa organizzazione".
 
 

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