Cerca e trova immobili

STATI UNITIIrma: inondazioni record a Jacksonville

11.09.17 - 17:14
All'arcipelago delle Keys, all'estremo sud della Florida, «si rischia una crisi umanitaria»
Keystone
Irma: inondazioni record a Jacksonville
All'arcipelago delle Keys, all'estremo sud della Florida, «si rischia una crisi umanitaria»

MIAMI - L'uragano Irma ha provocato inondazioni record a Jacksonville, nel nord della Florida. È quanto ha rilevato il Servizio metereologico nazionale, che ha segnalato livelli maggiori rispetto ai massimi registrati nel 1965, in seguito al passaggio del'uragano Dora.

All'arcipelago delle Keys, all'estremo sud della Florida, «si rischia una crisi umanitaria». Lo affermano le autorità locali dopo il passaggio devastante dell'uragano. Difficilissimi i soccorsi porta a porta per via delle strade distrutte e dei ponti danneggiati, ma anche per il livello delle acque.

Tra 43 e 45 morti - La scia di distruzione lasciata dall'uragano Irma conta al momento fino a 45 morti, secondo una prima stima che è tuttavia provvisoria. Con la conferma di almeno 10 vittime a Cuba, sale a 36 secondo alcune fonti e 38 per altre, il numero dei morti causati dalla perturbazione nelle isole di Caraibi. A questi si aggiungono i sette registrati in Florida.

Sette milioni senza elettricità - Sono al momento oltre 7 milioni le abitazioni e gli esercizi commerciali lasciati senza elettricità in diversi stati Usa al passaggio dell'uragano Irma. La gran parte degli utenti colpiti si trova in Florida, dove il gestore locale di elettricità fa sapere che la vastità dei danni è la maggiore mai registrata nella storia.

Nel "Sunshine State" sono infatti oltre 4 milioni tra abitazioni ed esercizi commerciali che a mezzogiorno di oggi restano senza corrente elettrica e a risentirne sono nove milioni di persone.

Danni per 150-200 miliardi di dollari - I danni causati dagli uragani Harvey e Irma sono previsti ammontare a 150-200 miliardi di dollari. È la stima preliminare di Moodys' Analytics, che ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita del prodotto interno lordo (Pil) americano nel terzo trimestre di mezzo punto percentuale, al 2,5% dal 3% precedente. Il numero uno di Moody's Analytics, Mark Zandi, ritiene comunque che le stime sui danni possano cambiare rapidamente, visto che molte informazioni non sono ancora disponibili.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE