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La polizia catalana in conferenza stampa ha confermato che i resti ritrovati nell’appartamento appartengono all’uomo considerato il leader della cellula terroristica
BARCELLONA - Younes Abouyaaqoub, il 22enne ricercato dal giorno dell’attentato, è morto. Ed è deceduto anche Abdelbaki es Satty, l’imam considerato il leader della cellula terroristica. Lo ha annunciato la polizia catalana durante la conferenza stampa successiva all’uccisione di Abouyaaqoub.
«L'imam Abdelbaki es Satty è morto nell'esplosione nel covo di Alcanar». È stato l’annuncio del capo della polizia, Josep Lluis Trapero. «I resti dell'imam erano lì», ha aggiunto.
Es Satty è considerato il leader della cellula terroristica che ha colpito a Barcellona e Cambrils. «Il religioso, ha precisato Trapero, è una delle due persone uccise nell'esplosione mercoledì notte del covo di Alcanar. Il secondo morto non è stato ancora formalmente identificato.
Il “killer” fuggito - Il 22enne marocchino, ricercato dal giorno dell’attentato, è stato ucciso oggi a Subirats - a 50 chilometri dal capoluogo della Catalogna - dai Mossos d’Esquadra. Ybouyaaqoub indossava una finta cintura esplosiva e all’arrivo degli agenti avrebbe gridato “Allah è grande».
La sua fuga si è conclusa tra i vigneti a nord di Barcellona. Abouyaaqoub era nato nel 1995 a Mrirt, in Marocco. La decisione di trasformarsi in un terrorista risalirebbe a qualche mese fa, nel periodo del Ramadan, quando secondo i familiari iniziò ad avere un atteggiamento diverso. Younes incontrava l'imam in moschea, ma poi i colloqui continuavano all'esterno, spesso in un furgone.
Le vittime - Nell’attentato alla Rambla sono morte 15 persone: 6 spagnoli, 3 italiani, 2 portoghesi, 1 belga, 1 americano, 1 canadese e 1 australiano. A Cambrils la vittima è stata una donna.
