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ITALIAEiaculare sugli abiti di una donna, ma senza toccarla, non è violenza

01.08.17 - 17:23
Secondo il giudice si tratta di «un mero atto osceno» e non giustifica una richiesta di custodia cautelare
Eiaculare sugli abiti di una donna, ma senza toccarla, non è violenza
Secondo il giudice si tratta di «un mero atto osceno» e non giustifica una richiesta di custodia cautelare

TORINO - Masturbarsi in autobus, eiaculando sugli abiti della donna oggetto dei propri desideri, ma senza toccarla, è «un mero atto osceno» e non si qualifica come violenza sessuale. Lo scrive il giudice d'indagine preliminare (gip) di Torino, una donna, Alessandra Cecchelli, che ha respinto la richiesta della custodia cautelare in carcere avanzata dal pubblico ministero (pm) Andrea Padalino per un marocchino immortalato dalle telecamere di sicurezza di un autobus.

Nel filmato si vede l'uomo masturbarsi vicino ad una giovane passeggera, che seduta guarda fuori dal finestrino. La ragazza si accorge di avere gli abiti sporchi quando l'uomo è già sceso. «Nel racconto della donna - si legge nell'ordinanza - non sono presenti elementi per confermare che lo sfregamento masturbatorio ipotizzato sia stato effettuato in appoggio alla gamba della donna». Quindi, continua il giudice, «appare difficile qualificare il gesto come violenza sessuale e non piuttosto come mero atto osceno».

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