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CANADA«Un killer urlava Allah Akbar»

30.01.17 - 15:25
Un testimone della strage spiega che l'uomo aveva un accento del Quebec
«Un killer urlava Allah Akbar»
Un testimone della strage spiega che l'uomo aveva un accento del Quebec

QUEBEC CITY - «Aveva un accento del Quebec e urlava Allah Akbar»: così uno dei testimoni della strage nella moschea di Quebec City, in Canada, descrive uno dei due killer in azione mentre sparava. Lo riporta la tv canadese Cbc.

In una conferenza stampa la polizia canadese ha confermato due arresti. Entrambe le persone, che si chiamano Alexandre Bissonnette e Mohamed Khadir, «non erano conosciute dai servizi di polizia», ha precisato uno degli ufficiali. I due sono stati fermati dalla polizia nei minuti successivi alla sparatoria. Uno dei due è stato bloccato sul luogo dell'attacco, l'altro vicino al ponte dell'ile d'Orleans, a una ventina di chilometri di distanza. Sarebbe stato uno dei due sospetti a chiamare la polizia per arrendersi, dopo essere stato colto dai rimorsi. Lo scrive un media canadese. Nella sua auto sarebbe stata trovata almeno un'arma. Secondo Tva Nouvelles, la polizia avrebbe sequestrato un Kalashnikov Ak-47.

Almeno uno dei due sospetti è uno studente della locale università Laval, vicino alla moschea. L'universita Laval è la più antica università in lingua francese del Nord America, con circa 42 mila studenti.

Tra le vittime dell'attacco c'è anche l'imam: lo riferisce il collettivo canadese anti-islamofobia. Due dei feriti sono in condizioni critiche, mentre la vita di altri tre è in pericolo: lo riferiscono le autorità sanitarie. Sono invece 39 le persone che sono riuscite e mettersi in salvo e che saranno sentite come testimoni.

«Niente ci fa pensare che ci siano altri sospetti» oltre ai due già arrestati, entrambi di una ventina d'anni, ha riferito la portavoce della Sûreté du Québec Christine Coulombe. Sempre secondo il giornale, tra le sei vittime della sparatoria ci sarebbero due algerini, un marocchino, un tunisino e due di un altro Paese africano.

Il Papa prega per le vittime - Il Papa, dopo la messa a Santa Marta, si è trattenuto con il card. Gerald Cyprien LaCroix, «assicurando le sue preghiere per le vittime dell'attacco alla moschea di Quebec City, in Canada». E «ha sottolineato l'importanza di restare in questi momenti tutti uniti nella preghiera, cristiani e musulmani».

Il cardinale, in visita a Roma, è subito dopo ripartito per il Canada. Dell'incontro e della parole del Papa ha informato la sala stampa vaticana.

Putin: «Strage sconcertante» - «Questa strage di persone che si erano riunite in una moschea a pregare è sconcertante per la sua crudeltà e per il suo cinismo»: è quanto scritto dal presidente russo Vladimir Putin in un telegramma di condoglianze inviato al primo ministro canadese Justin Trudeau per la sparatoria alla moschea di Quebec City. Lo riferisce il Cremlino.

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