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LISBONA - Si aggravano le condizioni di salute di Mario Soares. Lo storico leader socialista e già primo ministro e presidente della Repubblica portoghese è in coma profondo da lunedì e le sue condizioni si sono progressivamente aggravate nelle ultime ore.
Soares, 92 anni, è ricoverato all'ospedale della Croce Rossa di Lisbona. Secondo Josè Barata, portavoce dell'ospedale, versa in condizioni «molto critiche».
Soares, presidente del Portogallo per dieci anni, dal 1986 al 1996, è una delle figure politiche di spicco del socialismo portoghese ed europeo. Protagonista per 40 anni della vita pubblica del suo paese, Soares fu uno dei leader della transizione portoghese alla democrazia, dopo la 'Rivoluzione dei garofanì che mise fine alla dittatura di Salazar nel 1974 e riportò il paese alla libertà. La sua opposizione al regime gli costò l'esilio e il carcere.
Tra i fondatori del partito socialista portoghese, fino a poco tempo fa ha preso parte attivamente al dibattito politico attraverso la fondazione che porta il suo nome.
Soares fu capo del governo portoghese negli anni immediatamente successivi alla dittatura, tra il 1976 e il 1978 e poi tra il 1983 e il 1985, ministro degli Esteri e infine capo dello stato per un decennio. Convinto europeista, sotto la sua presidenza il Portogallo avviò il negoziato che l'avrebbe portato a far parte della Comunità europea. La sua ultima apparizione pubblica è del settembre scorso, quando rese omaggio alla moglie, Maria Barroso, morta a giugno dell'anno scorso.
