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La procura generale di El Hoceima ha concluso l'inchiesta istruttoria
RABAT - Undici indagati per la morte di Mouhcine Fikri, il venditore ambulante di pesci rimasto ucciso dalla pressa di un camion della spazzatura. L'incidente, che ha suscitato grande emozione in tutto il paese, ha sollevato un'ondata di manifestazioni, anche tra i marocchini all'estero.
La procura generale di El Hoceima ha concluso l'inchiesta istruttoria accusando 11 persone di falso e omicidio preterintenzionale per la morte di Mouhcine Fikri. Finiti tutti davanti al giudice, tre sono stati rimessi in libertà, anche se rimangono ancora indagati, in detenzione preventiva gli altri otto, due agenti di autorità, dipendenti cioè del Ministero dell'Interno, il delegato della Pesca marittima, uno dei capi delegazione della Pesca marittima, il veterinario responsabile e tre impiegati della società che si occupa della raccolta dei rifiuti.
Mouhcine Fikri, 31 anni, è morto venerdì sera, schiacciato dal meccanismo trita rifiuti di un camion della raccolta spazzatura, a El Hoceima, a nord. Una fine atroce, che ha sconvolto il Marocco sceso in piazza, per manifestare silenziosamente in tutte le principali città.
Il re Mohammed VI ha ordinato di far luce sul caso è la procura ha immediatamente avviato l'inchiesta. L'inchiesta parla però di incidente, non ci sarebbero quindi elementi per avallare l'omicidio volontario, così come sembrava in un primo momento dalle testimonianze dirette.
