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FRANCIABurkini: dopo la rissa convalidato il divieto

06.09.16 - 17:52
Dopo la decisione del Consiglio di stato, massima istanza giurisdizionale amministrativa, di sospendere questo tipo di divieti, si tratta della prima volta che un Tar ne convalida uno
Burkini: dopo la rissa convalidato il divieto
Dopo la decisione del Consiglio di stato, massima istanza giurisdizionale amministrativa, di sospendere questo tipo di divieti, si tratta della prima volta che un Tar ne convalida uno

BASTIA - Il Tribunale amministrativo di Bastia (Tar), in Corsica, ha convalidato l'ordinanza del Comune di Sisco che vieta di indossare il burkini sulle spiagge locali.

Dopo la decisione del Consiglio di stato, massima istanza giurisdizionale amministrativa, di sospendere questo tipo di divieti, si tratta della prima volta che un Tar ne convalida uno. La Lega per i diritti dell'uomo ha già fatto sapere che ricorrerà adesso al Consiglio di stato.

Nella sua decisione, i tre giudici di questa istanza amministrativa avevano precisato che i divieti di indossare il burkini adottati in una trentina di comuni sarebbero stati sospesi se contestati davanti alla giustizia. Ed ha ricordato a tutti i sindaci che hanno invocato il principio di laicità che non possono basare le loro ordinanze su considerazioni diverse da quelle dei "rischi reali" per l'ordine pubblico qualora decidano di vietare il costume islamico integrale.

Il giudice di Bastia ritiene che "nella fattispecie, tenuto conto dei recenti fatti, la presenza di una donna con un costume da bagno del tipo di quelli presi in esame dal divieto sarebbe tale da provocare rischi reali di turbativa dell'ordine pubblico, che spetta al sindaco prevenire".

Il sindaco di Sisco, Ange-Pierre Vivoni, aveva annunciato di voler confermare la propria ordinanza, emessa dopo una violenta rissa tra una famiglia di origine maghrebina residente a Furiani e alcuni abitanti del paese. Dopo i fatti, venne però appurato che la rissa non era stata scatenata, come detto all'inizio, dalla foto di una musulmana che faceva il bagno in burkini. "La decisione del consiglio di stato non mi riguarda - aveva dichiarato il sindaco - la mia ordinanza non è dettata dalla prevenzione, l'ho firmata per la sicurezza dei beni e delle persone del mio comune, rischiavo che ci fossero dei morti!".

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