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FRANCIAUna «vita d'inferno» per l'omonimo dell'attentatore di Nizza

19.07.16 - 11:01
Si chiama Mohamed Bouhlel, proprio come l'autore dell'attentato avvenuto sulla Promenade des Anglais, e da sabato è bersaglio di insulti e minacce di morte
20 Minutes
A sinistra Mohamed Bouhlel, l'innocente omonimo, e a destra Mohamed Lahouaiej Bouhlel, autore della strage di Nizza
A sinistra Mohamed Bouhlel, l'innocente omonimo, e a destra Mohamed Lahouaiej Bouhlel, autore della strage di Nizza
Una «vita d'inferno» per l'omonimo dell'attentatore di Nizza
Si chiama Mohamed Bouhlel, proprio come l'autore dell'attentato avvenuto sulla Promenade des Anglais, e da sabato è bersaglio di insulti e minacce di morte

NIZZA - Mohamed Bouhlel sta vivendo un vero e proprio inferno. Il nizzardo, che ha la sfortuna di "condividere" nome e cognome con l'autore dell'attentato avvenuto nella tarda serata di giovedì scorso sulla Promenade des Anglais, è da giorni vittima di insulti e minacce e ha affidato a una lettera aperta, pubblicata su Le Nouvel Obs, la pesantezza della propria condizione.

«Il mio nome? Mohames Bouhlel... Si, proprio come l'uomo che ha causato più di 80 morti a Nizza la sera del 14 luglio sulla Promenade des Anglais. Quel folle era un mio omonimo e io sto pagando a caro prezzo le conseguenze di questa coincidenza» ha scritto.

La foto del profilo Facebook del giovane francese è stata rapidamente diffusa attraverso i social network e i siti d'informazione. Una falsa notizia che lo ha reso il destinatario di numerose minacce telefoniche e messaggi d'odio. Il giovane ha tentato invano di chiarire il malinteso attraverso un post sulla propria pagina ma i gli insulti non si sono placati, costringendolo a sospendere il proprio account: «In questo momento mi trovo in Tunisia per le vacanze estive e il mio rientro è previsto per il 15 luglio... La paura nei confronti dell'accoglienza che potrei ricevere, viste le numerose minacce, mi ha però costretto a ritardare il mio ritorno in città.»

Mohamed Bouhlel auspica che l'autore di questa confusione «sia trovato velocemente e possa pagare per il suo errore». Un malinteso che in ogni caso non dovrebbe protrarsi ancora a lungo, considerato che l'attentatore di Nizza è deceduto durante l'attacco.

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