Cerca e trova immobili

IRAQAttentato in mausoleo sciita, 37 morti

08.07.16 - 11:05
La rivendicazione è arrivata dall'Isis
Attentato in mausoleo sciita, 37 morti
La rivendicazione è arrivata dall'Isis

BAGHDAD - Con l'obiettivo di mantenere alte le tensioni interconfessionali tra sunniti e sciiti, l'Isis ha colpito nuovamente la scorsa notte in Iraq, attaccando un mausoleo sciita a nord di Baghdad dove ha ucciso 37 persone.

Un'azione seguita all'attentato che domenica scorsa nella capitale ha provocato 292 morti e al quale il primo ministro Haidar al Abadi ha reagito rimuovendo i responsabili militari e della sicurezza della città.

L'attacco avvenuto ieri a tarda ora ha preso di mira il mausoleo di Seyed Mohammad, figlio del decimo Imam sciita Ali al Hadi, dove una folla di fedeli stava partecipando alle celebrazioni per la fine del mese del Ramadan. Il luogo di culto sorge a Balad, 80 chilometri a nord di Baghdad e 40 chilometri a sud di Samarra, dove sono sepolti Ali al Hadi e l'undicesimo Imam, Hassan al Askary.

Questi mausolei sciiti sorgono in aree a maggioranza sunnita e appare chiaro l'intento dei miliziani dello Stato islamico, sunniti, di provocare nuove lotte interconfessionali colpendo proprio in questa regione. Nel 2006 un attentato alla tomba dell'Imam Ali al Hadi aveva dato il via ad una guerra interreligiosa che era durata due anni e aveva provocato decine di migliaia di morti.

Secondo una ricostruzione delle forze di sicurezza, quando mancava poco alla mezzanotte un attentatore suicida si è fatto saltare in aria all'entrata del recinto del mausoleo di Seyed Mohammad aprendo la strada ad un altro kamikaze che ha azionato il suo giubbotto esplosivo all'interno. Contemporaneamente altri jihadisti sono entrati in azione sparando sulle persone che erano nel cortile, mentre un terzo kamikaze è stato ucciso prima che potesse farsi saltare in aria. Oltre ai 37 morti il bilancio comprende circa 60 feriti.

L'Isis ha rivendicato l'attacco tramite siti normalmente usati dall'organizzazione, mentre il governo ha fatto confluire rinforzi militari e di polizia a Balad, dove è stato proclamato il coprifuoco per prevenire violenze tra sunniti e sciiti.

Anche il leader radicale sciita Moqtada Sadr ha ordinato ai suoi miliziani dei cosiddetti 'battaglioni della pace' di schierarsi intorno al mausoleo preso di mira e a quelli di Samarra. Il premier Al Abadi, intanto, annunciava la rimozione dei responsabili della sicurezza a Baghdad nel tentativo di attenuare le proteste dopo l'attentato di domenica avvenuto nel quartiere di Karrada, misto ma a maggioranza sciita. Dopo questo che è stato definito come il più sanguinoso attentato nella capitale irachena dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, nel 2003, gran parte della popolazione sta manifestando apertamente il suo malcontento, imputando alle autorità l'incapacità di garantire la sicurezza.

Il primo ministro, che è anche comandante in capo delle forze armate, ha disposto la rimozione del capo della regione militare di Baghdad e di altri responsabili delle forze di sicurezza e di Intelligence, che non sono stati specificati. In precedenza si era dimesso il ministro dell'Interno, Mohammad al Ghabban.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE