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Veglie in tutto il mondo per le vittime della strage
ORLANDO - Continuano ad emergere dettagli sulla vita e la personalità di Omar Mateen, il 29enne autore della strage di Orlando. L'uomo aveva più volte frequentato il Pulse, la discoteca gay teatro della strage e faceva uso di app per appuntamenti al buio tra omosessuali.
«A volte se ne andava in un angolo a bere da solo, altre volte si ubriacava al punto da alzare la voce e diventare aggressivo», ha raccontato all'Orlando un frequentatore abituale del Pulse.
Un altro frequentatore del Pulse ha invece raccontato al Los Angeles Times di essersi messaggiato con Mateen a fasi intermittenti per un anno, attraverso un app di messaggistica solitamente usata dalle persone gay.
Altri frequentatori della discoteca di Orlando hanno riferito ai media locali e alla Msnbc che Mateen faceva uso di diverse app e social network gay, tra i quali Grindr, per "rimorchiare".
Queste affermazioni complicano ulteriormente la ricostruzione delle motivazioni psicologiche del gesto.
Le veglie - Migliaia di persone si sono radunate nella notte nel centro di Orlando, in Florida, per una veglia in ricordo delle vittime della strage di domenica. L'imam Muhammad Musri, della Islamic Society della Florida centrale, è intervenuto per portare la solidarietà dei musulmani, definendo la strage di domenica «un atto di terrore e di odio».
Musri ha invitato gli altri leader delle comunità islamiche negli Usa e nel mondo a contrastare «l'ideologia dell'odio e della morte» e a «rimuovere questo cancro una volta per sempre».
Veglie di commemorazione sono state organizzate anche in varie parti degli Stati Uniti e del mondo, dalla Francia al Regno Unito, dall'Australia alla Germania. A New York, le luci dell'Empire State Building sono state spente. Il presidente Barack Obama sarà a Orlando giovedì per rendere omaggio alle vittime della strage.
