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BELGIOSalah non vuole più parlare. Arrestato il terzo attentatore di Zaventem?

25.03.16 - 17:48
Morta l'italiana data per dispersa
Salah non vuole più parlare. Arrestato il terzo attentatore di Zaventem?
Morta l'italiana data per dispersa

BRUXELLES - "Dopo gli attentati di Bruxelles Salah Abdeslam non vuole più parlare". Lo ha detto il ministro della giustizia belga Koen Geens intervenendo alla Camera.

20.05 - Nessun indizio sull'arrestato a Duesseldorf - Non ci sono al momento "indicazioni concrete di contatti con l'ambiente salafita e islamista a Parigi, Bruxelles o altrove" del 28enne tedesco Samir E. arrestato ieri a Duesseldorf. Lo ha detto Frank Scheulen, portavoce della polizia criminale del Nordreno-Vestfalia in un'intervista alla tv all-news N-tv.

Spiegel aveva riferito che l'uomo era sospettato di essere stato arrestato dalle autorità turche al confine con la Siria nell'agosto dello scorso anno negli stessi giorni di Khalid El Bakraoui, l'attentatore suicida della metropolitana di Bruxelles. Le indagini proseguono, ha detto Scheulen, finora senza esito.

19.30 - Morta l'italiana data per dispersa - L'italiana finora data per dispersa dopo gli attacchi terroristici di Bruxelles è morta. Lo rende noto oggi un familiare della 48enne. Della donna, funzionaria dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) della Commissione europea, non si avevano notizie da martedì, dal momento dell'esplosione alla metropolitana di Maelbeek. Il lavoro del riconoscimento delle vittime della metro è stato lungo e difficile a causa delle condizioni in cui sono stati ritrovati alcuni corpi.

19.21 - Altra perquisizione effettuata a Schaerbeek - Un'altra perquisizione è stata effettuata dalla polizia federale a Schaerbeek, lo stesso quartiere di Bruxelles dove in precedenza oggi era stato ferito ed arrestato un sospetto. Una parte dell'avenue des Cerisiers è stata chiusa al traffico durante l'operazione e fino alle 18. Secondo alcuni testimoni agenti in borghese stanno però ancora ispezionando un appartamento.

18.18 - L'arrestato in Germania forse complice di Salah - Secondo quanto scrive la Zdf sul suo sito, la polizia tedesca starebbe cercando di verificare se il 28enne marocchino arrestato mercoledì sera in Germania, a Giessen, possa essere uno dei complici che si trovavano con Salah al momento del suo arresto a Molenbeek.

Un altro particolare è che al momento del fermo, il giovane era in possesso di una falsa patente italiana. La Zdf riferisce che l'ospedale dove il giovane era stato ricoverato in seguito a una ferita il 18 marzo scorso era a Bruxelles. E il 18 marzo è il venerdì in cui venne arrestato Salah Abdeslam a Molenbeek.

Durante la perquisizione, la polizia tedesca ha riscontrato una ferita da taglio alla spalla del marocchino, che sarebbe stato il motivo del ricovero.

La Zdf aggiunge che, dopo il fermo alla stazione di Giessen e il ritrovamento della patente italiana falsa è stato fatto un rilevamento nella banca dati internazionale della polizia da cui è risultato che il 28enne marocchino era ricercato in Italia per una serie di reati, fra cui anche una possibile complicità in un omicidio. Anche in Germania aveva precedenti per reati legati a truffa a Berlino e Bielefeld, in Nordreno-Vestfalia.

La Zdf riporta che in ambienti dei servizi di sicurezza si ritiene che, nel caso di Giessen, la procura generale federale, competente per i reati di natura terroristica, possa avocare a sé le indagini. Un portavoce della procura generale ha detto che ciò finora non è avvenuto perché al momento non è emerso un eventuale legame operativo con la Germania.

Quello di Giessen è uno dei due arresti avvenuti in Germania per cui si sospetta un legame con gli attentati di Bruxelles: l'altro riguarda un salafita arrestato a Duesseldorf.

17.39 - Arrestato il terzo attentatore di Zaventem? - Tra gli arresti di ieri sera a Bruxelles spicca quello di Fayçal C. (identificato poi in Cheffou da altri media), un sedicente giornalista indipendente della capitale, considerato un reclutatore: secondo "fonti sicure" citate da Le Soir, sarebbe il terzo attentatore di Zaventem, l'uomo fotografato con una giacca chiara e un cappello scuro accanto ai kamikaze. L'uomo rifiuta di collaborare ma per ora non è stato incriminato.

17.38 - Le parole di Hollande - La cellula terroristica che ha colpito negli attentati di Parigi e Bruxelles sta per essere "annientata" ma "ci sono altre cellule". Lo ha detto il presidente francese, François Hollande.

La rete terroristica legata alle stragi di Parigi (13 novembre) e Bruxelles (22 marzo) è "in corso di annientamento", ha affermato Hollande ricevendo all'Eliseo l'ex presidente israeliano Shimon Peres.

"Sappiamo che ci sono altre cellule", ha avvertito, aggiungendo: "Se quella che ha perpetrato gli attentati di Parigi e Bruxelles è in corso di annientamento, c'è sempre una minaccia che pesa".

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