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FRANCIA23enne smembrata e messa in un baule, fermati 4 studenti

07.08.15 - 17:31
Eva B. è stata uccisa per un debito di 6.000 euro legato alla droga
23enne smembrata e messa in un baule, fermati 4 studenti
Eva B. è stata uccisa per un debito di 6.000 euro legato alla droga

PARIGI - Fatta a pezzi per un debito di 6.000 euro legato alla droga: dopo tre giorni di indagini, sembrano precisarsi i contorni della barbara uccisione di Eva B., la ragazza francese di 23 anni, il cui corpo smembrato è stato ritrovato nascosto all'interno di un baule in un appartamento del centro di Tolosa, in Francia.

I sospetti si concentrano intorno a quattro persone, tre ragazzi e una ragazza, di età compresa tra i 19 e i 22 anni, fermati dalla polizia e ora attesi in tribunale. Gli inquirenti pensano che siano stati proprio loro ad essersi macchiati del brutale omicidio, tagliando poi gli arti della vittima e ripulendo la scena del crimine. Da qualche mese, i quattro studenti si erano dati al traffico di stupefacenti, vendendo speed e amfetamine.

Anche Eva avrebbe cominciato a spacciare, indebitandosi fino a 6.000 euro, spiega il procuratore di Tolosa, Pierre-Yves Couilleau. Secondo lui, la sera dell'omicidio, due ragazzi di 19 e 22 anni sono andati a casa della vittima per consumare droghe e con Eva avrebbero evocato la questione del debito. Davanti alla "disinvoltura" della ragazza, i due l'avrebbero colpita al cranio con mazze e un piede di porco.

"Scopo della visita era chiaramente eliminare la giovane donna e rubarle degli oggetti", precisa Couilleau, spiegando che per nascondere il delitto, i sospetti si sarebbero "ispirati" alla serie americana 'Breaking Bad'. Nell'appartamento, vicino al baule in cui era nascosto il cadavere della vittima, c'erano purificatori d'aria e insetticidi. I sospetti avrebbero anche cercato di sciogliere il corpo nell'acido.

Poi sarebbero tornati sul posto tutti i giorni per "pulire, sottrarre oggetti e verificare lo stato di decomposizione del cadavere". Il corpo della ventitreenne è stato ritrovato lunedì scorso all'interno di un piccolo baule di plastica. Secondo i media transalpini, la madre della vittima non aveva notizie della figlia dal 28 luglio.

Quando la donna si è decisa a chiamare i soccorsi, i pompieri hanno subito sentito un odore nauseabondo proveniente dallo studio chiuso a chiave della ragazza. Il corpo fatto a pezzi è stato ritrovato subito dopo.

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