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FRANCIAGiro di squillo e festini a luci rosse, prosciolto Strauss-Kahn

12.06.15 - 20:33
Una sentenza attesissima, che per 'Dsk', come lo chiamano in Francia, rappresenta una importante riabilitazione
Giro di squillo e festini a luci rosse, prosciolto Strauss-Kahn
Una sentenza attesissima, che per 'Dsk', come lo chiamano in Francia, rappresenta una importante riabilitazione

PARIGI - "Tutto questo per questo... che rovina": è il giorno del riscatto per Dominique Strauss-Kahn, l'ex direttore del Fondo monetario internazionale, definitivamente prosciolto nel processo in cui era imputato insieme ad altre tredici persone per sfruttamento aggravato della prostituzione nel giro di squillo legato all'Hotel Carlton di Lille.

Una sentenza attesissima, che per 'Dsk', come lo chiamano in Francia, rappresenta una importante riabilitazione dopo tre anni di discesa agli inferi. Mentre il sito internet del Figaro già lancia un sondaggio d'opinione su un suo eventuale ritorno in politica.

Alle 20:00 di questa sera, tra gli utenti di internet che si sono prestati al quesito del quotidiano conservatore, si diceva contrario il 67,18%, favorevole il 32,82%. All'apertura dell'udienza al tribunale di Lille, questa mattina alle undici, Strauss-Kahn, per cui a febbraio la stessa procura si espresse per il proscioglimento, è apparso disteso, in giacca e cravatta blu, a tratti sorridente.

Intorno alle 12:30 l'assoluzione prevedibile e tanto agognata. Cinico sfruttatore o semplice libertino? I giudici non hanno dubbi: l'ex direttore del Fmi, che rischiava dieci anni di carcere e una multa da 1,5 milioni di euro, è innocente.

Il castello montato dall'accusa, composta da ex-squillo e da associazioni che combattono lo sfruttamento della prostituzione, è crollato sul suo punto più debole: la totale assenza di prove concrete, cioè, che Dsk, 65 anni, fosse a conoscenza del fatto che le ragazze retribuite a sua insaputa da imprenditori, avvocati e politici, desiderosi di farsi amico uno degli uomini più potenti al mondo, fossero "a pagamento".

Del resto, ha puntualizzato oggi il giudice Bernard Lemaire, anche se ne fosse stato al corrente non ci sarebbe stato nulla di male, almeno penalmente. "Ha avuto un comportamento da cliente, non condannabile sul piano penale", ha spiegato il giudice. Anche se proprio oggi, per una curiosa coincidenza di calendario, i deputati francesi hanno dato il proprio via libera al progetto di legge sul rafforzamento della lotta alla prostituzione che prevede pene anche per i clienti, attesa ora al Senato. Insomma, assicura il tribunale di Lille, le accuse di "sfruttamento aggravato" non tengono.

E Dsk non può nemmeno venire considerato come l'"istigatore" di quei festini tra Lille, Parigi e anche Washington, ma solo un semplice partecipante. Per il 'Minotaurò - come l'aveva definito uno dei legali delle ex prostitute che lo accusavano - si tratta di un importante riscatto personale, oltre che di una riabilitazione morale e politica.

Un'uscita dagli inferi dopo tre anni di gogna giudiziaria e mediatica, che insieme all'altro caso delle accuse di stupro all'Hotel Sofitel di New York - risolta con un accordo finanziario con Nafissatou Diallo, la cameriera che lo aveva portato in tribunale - contribuì ad affossare ancora di più la carriera politica dell'ex ministro socialista, strafavorito nei sondaggi per la corsa all'Eliseo del 2012, poi vinte dal compagno di partito, Francois Hollande.

"Tutto questo per questo...che rovina": ha commentato lui, stringendo tra le braccia la figlia e l'attuale compagna, al momento dell'epilogo. Praticamente tutti assolti gli altri tredici co-imputati, tra cui Dominique Alderweireld - alias Dodo la Saumure - il belga che fornì le squillo per i festini hot, insieme alla compagna, anch'essa assolta.

Unico a scontare una condanna per sfruttamento della prostituzione, ma senza l'aggravante, è Réné Kojfer. "Sono il capro espiatorio dell'intero processo", ha commentato amaramente l'anonimo ex-responsabile per le pubbliche relazioni dell'Hotel Carlton, condannato a un anno con la condizionale.

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