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EXPO 2015No Expo, s'indaga per "devastazione"

02.05.15 - 10:08
Le pene previste arrivano a 15 anni di carcere. Cinque persone sono state arrestate. I milanesi oggi ripuliscono la città
No Expo, s'indaga per "devastazione"
Le pene previste arrivano a 15 anni di carcere. Cinque persone sono state arrestate. I milanesi oggi ripuliscono la città

MILANO - Sono almeno cinque gli arresti in flagranza eseguiti dalla forze dell'ordine nel corso degli incidenti accaduti ieri pomeriggio durante la manifestazione No Expo. Sono parecchie altre (almeno un'altra decina) le posizioni al vaglio degli inquirenti mentre le indagini proseguono per identificare altri partecipanti ai disordini, indica l'agenzia di stampa italiana Ansa.

Alcune delle persone arrestate sono indagate anche per lesioni, getto pericoloso di cose e oltraggio. Si tratta di due donne di 33 e 42 anni e tre uomini di 32, 33 e 27 anni. L'ipotesi di reato al centro dell'inchiesta della Procura di Milano è quella di "devastazione", prevista dall'articolo 419 del codice penale. Un reato che prevede pene comprese tra un minimo di otto anni e un massimo di 15 anni di carcere.

Nel frattempo, oltre al lavoro investigativo e di indagine, gli inquirenti dovranno chiedere oggi la convalida degli arresti effettuati ieri e le misure cautelari per i cinque antagonisti finiti in carcere.

La prima conta dei danni - Semafori rotti, vetrine di banche sfondate, muri imbrattati, almeno una decina di auto date alle fiamme. Il giorno dopo il passaggio dei black bloc Milano fa la conta dei danni.

Da largo d'Ancona sono partiti i tafferugli che sono proseguiti per via Carducci, via Boccaccio, piazza Virgilio, quest'ultima distrutta dalla furia del 'blocco nero'. Con grosse mazze di legno i contestatori hanno spaccato vetri delle vetture in sosta (e in alcune hanno lanciato petardi in modo da appiccare il fuoco), hanno distrutto parte dei semafori, spaccato i gradini e l'arredo urbano in pietra per procurarsi i sassi da lanciare contro le forze dell'ordine.

L'asfalto, subito dopo, sembrava un campo di battaglia, col denso fumo dei lacrimogeni che copriva la visuale delle vie laterali. 

Dopo la guerriglia Milano si rimbocca le maniche - La guerriglia che ha tentato di rovinare l'inaugurazione dell'Expo e la Maydayparade, una manifestazione pacifica indetta sui temi del lavoro e i diritti, ieri. L'orgoglio della città e dei milanesi, oggi.

Già dopo poche ore cittadini, personale e mezzi del Comune avevano iniziato i primi lavori di ripristino e anche questa mattina, in alcuni casi anche prima dell'apertura dei negozi, in tanti si sono rimboccati le maniche per ripulire le vie dei quartieri della città devastate dalla protesta. Si valutano e si contano i danni, ingenti, anche se per ora una stima complessiva non è stata ancora fatta.

1,5 milioni per i risarcimenti - La Regione Lombardia metterà a disposizione un milione e mezzo di euro (1,57 milioni di franchi) per risarcire i cittadini dei danni subiti durante gli incidenti di ieri. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza.

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