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FRANCIALouvre in guerra contro l'invasione dei topi

29.07.14 - 20:05
I giardini del celebre museo parigino, ma anche i Lungosenna, sono in preda ai roditori
Foto Keystone
Louvre in guerra contro l'invasione dei topi
I giardini del celebre museo parigino, ma anche i Lungosenna, sono in preda ai roditori

PARIGI - Picnic con topo al Louvre: i giardini del celebre museo parigino, ma anche i Lungosenna, sono in preda ai roditori. Un vero 'flagello', avverte unanime la stampa francese, che rischia di disgustare le migliaia di turisti e nuocere all'immagine della città. Ed è già allarme tra i responsabili del Louvre e dei servizi d'igiene, che moltiplicano gli interventi di derattizzazione.

In pieno giorno, a decine, i ratti gironzolano indisturbati tra i bambini che giocano e chi prende il sole o pranza all'aperto con gli amici, nel parco delle Tuileries, che rientra nelle competenze del Louvre - il museo più visitato al mondo (l'anno scorso ha registrato 9,2 milioni di entrate) - o sulle vicine banchine della Senna, due luoghi storici e centralissimi, particolarmente frequentati durante l'estate.

"È così sporco per terra, ci sono rifiuti e resti di cibo ovunque", osserva qualcuno. E ancora: "Fa caldo, ci sono i lavori nel museo, e i ratti escono per cercare cibo". C'è anche chi non ci fa caso "fino a quando non si avvicinano", mentre altri ne sono "disgustati". Numerose le lamentele tra i clienti di bar e ristoranti vicini. I più piccoli invece, forse sedotti dal celebre film di Walt Disney, 'Ratatouille', il topolino gourmet, li trovano "carini" e si avvicinano per nutrirli.

"I ratti sono ovunque e ci sono tutto l'anno ma è vero che i picnic d'estate attirano maggiormente i roditori - fanno sapere al Museo del Louvre - Il calore e la vicinanza della Senna possono spiegare quest'invasione dei giardini del Louvre, ma il moltiplicarsi dei lavori nei sotterranei parigini potrebbe essere una delle cause principali della proliferazione. Altro fattore, appunto, i resti di cibo abbandonati nel parco".

La portavoce del museo, Elise Guillou, precisa che "ogni due mesi nei giardini esterni viene effettuata una derattizzazione, e nel periodo estivo si fa ogni mese". Inoltre "quando la proliferazione è forte, come è il caso attualmente, l'impresa che se ne occupa viene immediatamente allertata dal museo per agire il prima possibile e aumentare la frequenza degli interventi".

"A Parigi c'è una recrudescenza di roditori da otto anni", fa notare Frederic Devanlay dell'impresa di derattizzazione, Avipur. Per lui è impossibile conoscere il loro numero esatto ma si stima che nella capitale siano oltre sei milioni, cioè circa due ratti per abitante.

"Si abituano alla presenza umana e cercano sempre più il contatto con gli uomini - prosegue Devanlay - I lavori nei sottosuolo favoriscono le migrazioni dei roditori che tra l'altro diventano sempre più resistenti ai prodotti chimici che dovrebbero eliminarli". E aggiunge: "Il problema sono le gravi malattie, come la leptospirosi, che i topi trasmettono all'uomo al contatto con la pelle o l'urina dell'animale".

Tra parcheggi sotterranei, metropolitane, cave e fognature, Parigi è un vero paradiso per i topi. Lo scorso inverno, sono arrivati persino sugli scaffali delle Galeries Lafayette, uno dei più noti templi della moda della città.

Il comune è mobilitato per contenere al massimo la proliferazione dei topi nella capitale con operazioni preventive e puntuali, tra maggio e giugno. Lo scorso aprile, anche la prefettura, effettuando la campagna annuale di derattizzazione, aveva notato che "il numero di roditori è aumentato".

 

ATS

 

 

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