Il fascino di Francesco - spiega il Nyt - colpisce tutti, indipendentemente dalla fede politica o dalla religione: che deputati e senatori siano mormoni o di religione ebraica. "La grande verità è che da 4'500 miglia di distanza, dal Vaticano, Papa Francesco, che ha catturato il mondo con un messaggio di giustizia economica e di tolleranza, è divenuto una presenza nel dibattito politico di Washington", scrive il quotidiano.
I democratici (in particolare quei cattolici le cui politiche sono state spesso contrastate dalla gerarchia ecclesiastica) vedono nelle parole di Francesco "una rara opportunità" per far avanzare l'agenda sociale del presidente Barack Obama: dalle agevolazioni per i disoccupati all'innalzamento del salario minimo, fino a questioni più delicate come le nozze gay o i diritti delle donne e la contraccezione.
Più spiazzati i repubblicani, che nelle parole nuove del Papa vedono vacillare quell'alleanza che su certe questioni finora avevano avuto con la Chiesa cattolica. Ma anche nel Grand Old Party in molti - vedi il possibile candidato alla presidenza nel 2016, Paul Ryan - considerano la ventata di novità che arriva dal Vaticano come uno stimolo al cambiamento, al rinnovamento dell'agenda repubblicana sonoramente bocciata nelle elezioni degli ultimi anni.