La provincia dello Xinjiang, ai confini occidentali della Cina, è scossa da incidenti ricorrenti che le autorità attribuiscono a "terroristi" e "separatisti", riferendosi ai musulmani uiguri. Questi ultimi, da parte loro, sostengono che le accuse di Pechino servono giustificare la repressione di cui si dicono vittime.
La provincia è stata teatro di violenti scontri nella primavera e nell'estate 2013. Il 30 ottobre, un attacco in piazza Tiananmen attribuito dalla polizia a tre kamikaze uiguri aveva provocato - oltre agli attentatori - due morti e una quarantina di feriti