I ricercatori del Boston Children's Hospital hanno analizzato campioni del cervello di 71 bambini morti per presunta sindrome della morte improvvisa del lattante (Sudden infant death syndrome, Sids) tra il 1995 e il 2008, sia messi a dormire in condizioni considerate poco sicure, ad esempio a faccia in giù, sia addormentati in posizioni sicure. In tutti i casi sono state trovate alterazioni nei livelli di alcuni neurotrasmettitori, dalla serotonina ai cosiddetti recettori Gaba.
"Queste sostanze controllano respirazione, ritmo cardiaco, pressione e temperatura - spiegano gli autori - e in questo caso impediscono ai bambini di svegliarsi se respirano troppa anidride carbonica o il corpo diventa troppo caldo. Le regole per una corretta messa a letto restano quindi fondamentali, per evitare di mettere i bimbi in situazioni a rischio asfissia da cui non sono in grado di difendersi".
I principali consigli per la messa a letto, che hanno fatto diminuire drasticamente il numero di casi, sono nanna sicura nella posizione più idonea, che è quella sulla schiena, su materasso rigido, senza cuscino, mai nel letto dei genitori. Inoltre non tenere il bambino in ambienti dove si fuma, non coprirlo troppo, e mantenere la temperatura ambientale a 18-20 gradi. Anche l'impiego del ciuccio nel sonno dopo il primo mese di vita, infine, può ridurre il rischio Sids.