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ROMACome oceani, anche laghi subalpini inquinati da plastica

07.10.13 - 18:14
Come oceani, anche laghi subalpini inquinati da plastica
ROMA - Anche i laghi subalpini, come gli oceani sono minacciati dalla plastica. Lo testimonia la scoperta, nel lago di Garda, di microplastiche che potrebbero già essere entrate nella catena alimentare di molte specie del lago, compresi gli invertebrati.

Pubblicata sulla rivista Current Biology, la scoperta si deve al gruppo coordinato da Christian Laforsch dell'università tedesca di Bayreuth.

I ricercatori hanno scelto il Lago di Garda come punto di partenza per indagare la presenza di particelle di plastica nell'acqua dolce e si aspettavano un minore inquinamento data la posizione subalpina di questo lago. Invece, con sorpresa, è stato scoperto che il numero di particelle di microplastica trovato nei campioni dei sedimenti, prelevati da due spiagge del lago di Garda, è simile a quello presente nei sedimenti marini.

La forma e il tipo di particelle indicano che esse sono il risultato della degradazione di pezzi di plastica più grandi, molto probabilmente spazzatura (come posate, piatti, bottiglie) gettata nel lago. "Lo studio contribuisce a far luce su un ulteriore elemento di disturbo della qualità dell'acqua del lago di Garda e la scoperta è un ulteriore motivo di preoccupazione" osserva Nico Salmaso dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige Fondazione Mach.

Salmaso studia da anni l'eutrofizzazione del lago di Garda, ossia la presenza di troppi nutrienti, dovuta agli scarichi urbani, che porta alla proliferazione di alghe, fra cui anche specie tossiche. La dimensione dei frammenti di plastica scoperti è tale che questi potrebbero essere ingeriti dagli organismi che vivono nel lago, compresi gli invertebrati, che possono scambiare le particelle per cibo.

Infatti, i ricercatori hanno dimostrato in laboratorio che gli invertebrati di acqua dolce, dai vermi alle pulci d'acqua, sono in grado di ingerire le microplastiche e quindi c'è motivo di temere che la plastica già sia entrata nella catena alimentare del lago. "Molti prodotti plastici - spiega Laforsch - sono cancerogeni o tossici per il sistema endocrino delle specie che li ingeriscono".

ATS
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