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CROAZIAIvo Sanader condannato a 10 anni per corruzione

20.11.12 - 17:34
Sanader, in manette, è stato trasferito nel carcere di Zagabria
Foto Keystone
Ivo Sanader condannato a 10 anni per corruzione
Sanader, in manette, è stato trasferito nel carcere di Zagabria

ZAGABRIA - Ivo Sanader, ex potentissimo primo ministro croato dal 2004 al 2009, è stato condannato oggi in prima istanza a dieci anni di reclusione per corruzione e abuso di potere, in due casi con implicazioni internazionali in Austria e Ungheria.

Subito dopo la sentenza Sanader, in manette, è stato trasferito nel carcere di Zagabria. Ivo Sanader, per il quale l'accusa aveva chiesto una condanna a 15 anni, è il politico di più alto rango mai condannato per corruzione in Croazia, Paese che il prossimo primo luglio entrerà a pieno titolo nell'Unione europea.

 

Il Tribunale della capitale croata ha accolto quasi tutte le tesi della procura, che, come ha detto il giudice Ivan Turudic, ha "indubbiamente provato" le accuse per tangenti prese da Sanader in due momenti diversi della sua lunga carriera politica, entrambe da importanti e conosciuti gruppi stranieri che volevano spianarsi la strada sul mercato croato.

 

Nel 2008 Sanader, come ha spiegato il giudice, ottenne dieci milioni di euro, tramite persone interposte, dal gigante petrolifero ungherese Mol per portare a termine un accordo tra il suo governo e la dirigenza della società di Budapest. La Mol poi portò la sua quota nella società petrolifera croata Ina dal 25% a quasi il 50%, ottenendo anche la maggioranza nel cda.

 

In questo modo, ha detto il giudice, l'ex premier "ha arrecato un ingente danno agli interessi vitali della Croazia". Alcuni analisti prevedono ora una crisi nelle relazioni tra Budapest e Zagabria, dato che la Croazia potrebbe chiedere alla magistratura ungherese di aprire un'inchiesta sul caso e sui dirigenti della Mol.

 

Non è da escludere anche una richiesta di revisione dell'accordo di cessione della quota di controllo della Ina alla Mol, soprattutto se la sentenza sarà confermata in appello. La difesa ha già annunciato ricorso contro la condanna, e il verdetto definitivo della Corte suprema croata è atteso tra due anni.

 

Nel secondo capo d'accusa - per aver preso una tangente pari a circa 500 mila euro nel 1994, quando era sottosegretario agli Esteri, dalla banca austriaca Hypo Alpe Adria per facilitare un prestito al governo di Zagabria nell'acquisizione di edifici per sedi diplomatiche - Sanader è stato condannato anche come "profittatore di guerra", dato che il Paese all'epoca era impegnato nel conflitto armato contro la Serbia. Leggendo le motivazioni, il giudice Turudic ha espresso alcune opinioni molto severe su Sanader, definendolo "architetto di un sistema governativo che prendeva decisioni in base alla sola volontà e agli interessi personali dell'imputato".

 

Con questo comportamento "ha contribuito alla sfiducia della gente nel sistema politico, a un'atmosfera di apatia e impotenza nella societa". "Avete creato - ha concluso il giudice - un'impressione, specie tra i giovani, che non conviene lavorare e impegnarsi, ma che al successo e alla ricchezza si può arrivare in altri modi, andando contro i valori e l'etica della societa".

 

Sanader, che è il primo croato in assoluto a essere giudicato come profittatore di guerra, è accusato in altri tre casi di corruzione, che si trovano in diverse fasi processuali.

 

ATS

 

 

 

 

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