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STATI UNITIElon Musk compra Twitter: chi esulta e chi lancia l'allarme

26.04.22 - 10:23
Jack Dorsey: «Nessuno dovrebbe possedere Twitter». Donald Trump ha annunciato che non tornerà a cinguettare
Reuters
Elon Musk compra Twitter: chi esulta e chi lancia l'allarme
Jack Dorsey: «Nessuno dovrebbe possedere Twitter». Donald Trump ha annunciato che non tornerà a cinguettare

WASHINGTON - Era solo una questione di giorni, e ieri sera è arrivata la conferma: il consiglio d'amministrazione ha accettato l'offerta di Elon Musk, pari a 44 miliardi di dollari.  

Ma cosa cambierà ora con il nuovo proprietario? L'idea ventilata più volte da Musk è quella di una maggiore libertà di parola, ma non ha ancora parlato di cambiamenti concreti. Proprio ieri sera ha twittato: «Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa libertà di parola». Riabiliterà quindi i profili bloccati? Rivoluzionerà il modo di comunicare? È ancora presto per rispondere a queste domande.

Trump non vuole tornare a cinguettare 
Tuttavia c'è già una grande fetta di istituzioni e persone che hanno espresso le proprie osservazioni in merito al nuovo proprietario del social network. Tra queste non poteva mancare uno dei maggiori personaggi colpiti dalla lotta di Twitter, Donald Trump. L'ex presidente degli Stati Uniti ha fatto sapere che, anche se il suo profilo dovesse essere riabilitato, non tornerà a cinguettare. «Resto su Truth», il suo social network. Una decisione che, ipotizziamo, potrebbe cambiare se decidesse di ricandidarsi alle presidenziali del 2024. Trump ha dichiarato a Fox News che Musk è «a good man», e che porterà miglioramenti alla piattaforma. 

Invece l'attuale presidente degli Stati Uniti non ha voluto commentare direttamente l'acquisizione. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha dichiarato ai giornalisti che Biden «da tempo è preoccupato per il potere delle piattaforme di social media, del potere che hanno sulla nostra vita quotidiana, indipendentemente da chi possiede o gestisce Twitter».

Preoccupazione per la moderazione
Tra i primi ad aver espresso preoccupazioni sono stati i gruppi per i diritti umani, che hanno ricordato l'importanza della moderazione. La sua mancanza potrebbe portare ad un aumento dell'incitamento all'odio. «Siamo preoccupati per qualsiasi passo che Twitter potrebbe fare per erodere l'applicazione delle politiche e dei meccanismi progettati per proteggere gli utenti. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un social network che volontariamente chiude un occhio sui discorsi violenti e abusivi contro gli utenti, in particolare quelli più sproporzionatamente colpiti, come le donne, persone non binarie e altri» ha ritwittato Amnesty International. Poco dopo ha twittato. «Two words: toxic twitter». 

Più influenza cinese? 
Anche il fondatore di Amazon Jeff Bezos ha dato la propria opinione sul cambio di proprietario del social network, rispondendo ad una domanda di un giornalista del New York Times. «Forse il governo cinese ha appena guadagnato un po' di influenza?», riferendosi ai legami che Tesla ha con la Cina. Tra Bezos e Musk non scorre buon sangue, e sono soliti "punzecchiarsi" a vicenda sulla conduzione delle proprie aziende. Occasione che Bezos non ha mancato nemmeno questa volta. 

«Nessuno dovrebbe possedere Twitter»
Ad un commento non poteva sottrarsi Jack Dorsey, cofondatore di Twitter e ancora presente nel consiglio. Ha dichiarato di essere contento che la piattaforma «continuerà a servire la conversazione pubblica», anche se non crede che «qualcuno debba possedere o gestire Twitter. Deve essere un bene pubblico e non un'azienda». Tuttavia «Elon è l'unica soluzione di cui mi fido. Ho fiducia nella sua missione di estendere la luce della coscienza», riporta la Bbc. Stando invece a Reuters l'amministratore delegato di Twitter Parag Agrawal in una riunione con i dipendenti, ha rivelato che il futuro della società è incerto: «Non sappiamo in quale direzione andrà la piattaforma». 

«Addio Twitter»
E dopo l'acquisizione da parte di Musk, c'è già chi ha minacciato di lasciare il social network, come l'attrice Jameela Jamil (nota per aver recitato in "The Good Place"). «Temo che questa offerta di libertà di parola stia per aiutare questa piattaforma infernale a raggiungere la sua forma finale di odio, bigottismo e misoginia totalmente senza legge. Buona fortuna» ha twittato l'attrice, aggiungendo «vorrei che questo fosse il mio ultimo tweet». 

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