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MONDOIl ruolo del Messico sull'asse Russia-Stati Uniti

26.03.22 - 08:15
Un comandante delle forze armate statunitensi ha accusato i vicini meridionali di ospitare delle spie russe
AFP / Keystone
Il ruolo del Messico sull'asse Russia-Stati Uniti
Un comandante delle forze armate statunitensi ha accusato i vicini meridionali di ospitare delle spie russe
Da Città del Messico hanno però presto risposto: «Non siamo né una colonia russa, né statunitense»

WASHINGTON/CITTÀ DEL MESSICO - Il Messico «ospita il maggior numero di spie russe del mondo».

È quanto ha dichiarato un alto funzionario degli Stati Uniti, il generale Glen VanHerck, parlando alla Commissione delle Forze Armate del Senato. «Ci sono attori dello scenario globale che sono molto aggressivi» e che «sono attivi» in Nord America, «anche nelle Bahamas e in Messico», ha spiegato VanHerck, riferendosi a Russia e Cina, come riportato dall'AFP.

«Vorrei sottolineare che il maggior numero di personale del GRU (l'intelligence militare russa) nel mondo è in Messico in questo momento», ha poi aggiunto il generale, denunciando come le spie stiano «guardando da vicino» la situazione per capire come «esercitare influenza» nella regione, «a scapito degli USA».

La risposta messicana
«Il Messico è un paese libero, indipendente e sovrano, non siamo una colonia della Russia, né della Cina, né degli Stati Uniti» ha risposto ieri il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador, dicendo di «non avere informazioni» sulla presenza di spie russe in Messico.

«Non andiamo a Mosca a spiare nessuno, né andiamo a Pechino a spiare quello che fanno», ha poi chiarito, seppur non fossero queste le accuse da parte del funzionario USA.

Nonostante gli enormi scambi commerciali con gli Stati Uniti, Città del Messico ha tradizionalmente cercato di preservare una strategia di indipendenza da Washington, senza mai allinearsi alla politica estera della Casa Bianca.

L'amicizia tra Russia e Messico
Settimana scorsa, ad esempio, un gruppo di membri del Congresso messicano ha ricevuto un rimprovero dall'ambasciatore degli Stati Uniti Ken Salazar quando ha formato un «comitato di amicizia» Messico-Russia, non senza numerose polemiche lanciate da altri deputati.

Come riportato dall'emittente Abc, il gruppo ha tenuto anche una riunione con l'ambasciatore russo Viktor Koronelli, che ha detto loro: «Per noi questo è un segno di sostegno, di amicizia, di solidarietà in questi tempi complicati in cui il mio paese non sta solo affrontando una speciale operazione militare in Ucraina, ma una tremenda guerra mediatica».

Per Salazar, ciò non dovrebbe succede: «Dobbiamo essere solidali con l'Ucraina, sta lottando per la libertà. Ricordo che nella seconda Guerra mondiale non c'era distanza tra il Messico e gli Stati Uniti, eravamo uniti contro Hitler che uccideva innocenti». 

Il Messico, lo ricordiamo, non ha inviato alcun aiuto all'Ucraina e non ha imposto sanzioni alla Russia. Tuttavia, ha collaborato alla creazione della risoluzione delle Nazioni Unite che condanna l'invasione. 

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