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UCRAINA / RUSSIAOltre a quella sul terreno si sta combattendo una guerra sul web

26.02.22 - 23:00
Una parte non irrilevante della vicenda russo-ucraina si sta giocando in Rete
keystone-sda.ch / STR
Oltre a quella sul terreno si sta combattendo una guerra sul web
Una parte non irrilevante della vicenda russo-ucraina si sta giocando in Rete

KIEV - L'operazione militare russa in Ucraina sta avendo conseguenze anche nello spazio virtuale di Internet. È in corso sul Web e sui social una sorta di guerra parallela, fatta di attacchi hacker e sanzioni - in un parallelismo digitale con quello che avviene sul campo e nelle cancellerie internazionali.

Anonymous contro Putin - Da quando il presidente Vladimir Putin ha di fatto dato il via alle ostilità, il collettivo Anonymous ha dichiarato la cyber-guerra alla Russia. Attacchi mirati hanno mandato ko svariati siti istituzionali e messo in difficoltà media e agenzie stampa russi. «Abbiamo mandato offline i siti governativi e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin» si legge in una loro dichiarazione di qualche ora fa. Non solo: il gruppo di hacktivisti è impegnato per «garantire al meglio la connessione online del popolo ucraino».

YouTube contro RT - Ci sono poi i provvedimenti presi dai vari social media: YouTube, per esempio, ha sospeso la possibilità per il canale di stato russo RT di generare guadagni grazie alla sua presenza sulla piattaforma. «Circostanze straordinarie» hanno portato alla decisione di sospendere «la capacità di un certo numero di canali di monetizzare su YouTube, tra cui diversi canali russi legati alle recenti sanzioni». Il governo ucraino ha poi richiesto e ottenuto che RT fosse inaccessibile sul territorio nazionale.

Meta contro Mosca - È poi scontro tra Mosca e Meta, il gruppo che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp. Il governo russo ha annunciato che bloccherà alcune funzioni di Facebook nel paese, mentre la piattaforma sta impedendo ai media statali russi di pubblicare annunci a pagamento, in qualsiasi parte del mondo. «I cittadini russi usano le nostre app per esprimere le loro opinioni e organizzarsi ad agire. Vogliamo che possano continuare a far sentire la propria voce, condividere che cosa sta accadendo, e organizzarsi tramite Instagram, WhatsApp e Messenger» ha dichiarato il presidente degli Affari globali di Meta (ed ex vice primo ministro britannico) Nick Clegg. 

Instagram, inoltre, ha iniziato a segnalare quegli account controllati dallo stato russo che diffondono propaganda e disinformazione pro-Mosca.

Le difficoltà di accesso sono sperimentate anche dagli utenti di Twitter. «Stiamo lavorando per ristabilire l'accesso sicuro» riferisce il social, che sta giocando un ruolo rilevante per merito specialmente dei ripetuti cinguetti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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