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ITALIA«Ormai siamo al 90% di vaccinati, stop a obbligo e Green pass»

02.02.22 - 14:00
Per il microbiologo Andrea Crisanti il momento per liberalizzare è imminente: «O lo fai adesso o non lo fai»
Reuters
«Ormai siamo al 90% di vaccinati, stop a obbligo e Green pass»
Per il microbiologo Andrea Crisanti il momento per liberalizzare è imminente: «O lo fai adesso o non lo fai»

PADOVA - «Sta passando la buriana della variante Omicron». Sono parole del microbiologo italiano Andrea Crisanti. La sua, sin dagli inizi della pandemia, è stata una delle voci più accorte tra le tante, tantissime, che si sono sovrapposte in questi 2 anni tra le prime pagine e i salotti televisivi della vicina Italia.

L'esperto - professore all'Università di Padova e all'Imperial College di Londra - ha scattato un'istantanea di questa fase epidemiologica in un'intervista pubblicata oggi sulle pagine del Fatto Quotidiano. «La mia impressione, guardando anche ai dati dell’Inghilterra, è che stiamo raggiungendo una situazione di equilibrio ma a livelli piuttosto elevati». Da qui, Crisanti guarda quindi al prossimo futuro e spiega che «se c’è un momento per liberalizzare è fra due-tre settimane, nel momento di massima protezione della popolazione. O lo fai adesso o non lo fai».

E aggiunge che «non significa che il virus se n'è andato» ma «solo che la maggior parte della popolazione è protetta o perché ha fatto la terza dose da poco o perché si è infettata da poco. Punto». Già ieri ai microfoni dell'agenzia Adnkronos, il microbiologo aveva sottolineato, parlando del termine dello stato d'emergenza in Italia alla fine di marzo, che «non ci sono gli elementi» ne alcuna giustificazione per una proroga. La gestione emergenziale del Covid «è ora che si concluda».

E lo ribadisce oggi, sostenendo che allo stato attuale - con un tasso di vaccinati ormai prossimo al 90% - sia il Green pass che l'obbligo vaccinale non abbiano più senso. E sull'obbligo aggiunge: «Bisognava metterlo subito, dandosi l'obiettivo del 90%. E una volta raggiunto chiedersi: vale la pena di arrivare al 95% al costo di radicalizzare lo scontro nella società? Un problema politico, non epidemiologico», prosegue Crisanti. «È inutile che mi accanisco contro l’altro 10% se i dati dicono che il 90% basta. Bisogna valutare la risposta della società, c’è sempre il singolo che non si vuole vaccinare per le più diverse ragioni». Ma servirà prima o poi la quarta dose? «Spero di no, ma non lo sappiamo - conclude Crisanti. Se non emergessero altre varianti e il livello di immunità si mantenesse elevato non servirebbe. Anche per questo sarebbe utile l’indagine sierologica per valutare il livello di immunità nella popolazione».  

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