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MONDODue armi nuove nell'arsenale contro il Covid-19

13.01.22 - 00:15
L'Oms ha aggiornato le sue linee guida inserendo due nuovi farmaci per combattere la malattia provocata da SARS-CoV-2
AFP
Due armi nuove nell'arsenale contro il Covid-19
L'Oms ha aggiornato le sue linee guida inserendo due nuovi farmaci per combattere la malattia provocata da SARS-CoV-2

GINEVRA - Non solo vaccini, ma anche farmaci e terapie per combattere l'azione e i sintomi più gravi del Covid. In questo solco si inseriscono le ultime raccomandazioni che l'Oms ha formulato in merito a due farmaci che si sono rivelati efficaci.

Il primo di questi è il baricitinib. Si tratta di un inibitore che arresta l'azione degli enzimi Janus chinasi*, che trova applicazione anche nel trattamento dell'artrite reumatoide. Il suo utilizzo nei pazienti che presentano gravi forme di Covid-19 è «fortemente raccomandato» in combinazione con dei corticosteroidi, scrivono in un articolo pubblicato oggi dal British Medical Journal gli esperti internazionali dell'Oms che si occupano di stilare le linee guida per il trattamento della malattia provocata dal virus SARS-CoV-2, in quanto «migliora le probabilità di sopravvivere e riduce la necessità di ventilazione» meccanica, «senza che si sia osservato alcun aumento degli effetti avversi».

Nello stesso aggiornamento, gli esperti dell'Oms hanno dato il proprio via libera condizionato anche al sotrovimab, un anticorpo monoclonale raccomandato per i pazienti che non si trovano però in gravi condizioni, ma che sono particolarmente esposti al rischio di un ricovero in ospedale. Una raccomandazione simile è stata formulata anche per un'altra terapia monoclonale (il casirivimab-imdevimab). Su quale dei due sia il migliore l'Oms non è però in grado di pronunciarsi a causa di un basso numero di dati a disposizione. Inoltre, l'efficacia di entrambi contro la variante Omicron - si legge - resta per il momento ancora avvolta nell'incertezza.

*Nel medesimo aggiornamento, gli esperti dell'Oms hanno incluso anche una raccomandazione contro altri due inibitori degli enzimi Janus chinasi, che svolgono un ruolo importante nei processi immunitari che portano all'infiammazione. Si tratta del ruxolitinib e del tofacitinib. Entrambi sono sconsigliati nel trattamento dei pazienti Covid in gravi condizioni dato che i risultati di alcuni triali clinici «non hanno messo in evidenza benefici» e al contrario, per quanto riguarda il tofacinitib, «suggeriscono un possibile incremento di effetti collaterali».

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